redazionale
mercoledì 4 Dicembre, 2024
di Redazione
Il tempo non è un alleato per le infrastrutture. Ponti, viadotti e gallerie, sottoposti allo stress metereologico e dei milioni di veicoli che li attraversano, con il passare degli anni si possono deteriorare. Per questo Autostrada del Brennero gioca d’anticipo. E si avvale di un apparato tecnologico sofisticato per monitorare i propri manufatti e scoprire ogni minima alterazione, superando barriere impensabili.
Entra, grazie a un sistema di sensori all’avanguardia, nel calcestruzzo che compone i viadotti, si immerge, rasente alle pile, nelle acque dei fiumi che sovrastano i ponti. Sorvola, grazie a una flotta di 6 droni destinata a crescere ancora, un’intera infrastruttura permettendo di ispezionare punti difficilmente raggiungibili. Le informazioni rilevate dai sensori di cui Autobrennero sta dotando i suoi manufatti sono di svariata natura e vengono poi convogliate ed elaborate da un unico software. Si va dalle classiche stazioni topografiche ai sensori di temperatura, dagli accelerometri dinamici che rilevano l’effetto dei transiti sulle opere e accelerometri sismici, fino agli idrometri e ai sonar per il monitoraggio idraulico, solo per fare alcuni esempi. Un sistema di questo tipo verrà installato sul ponte sul Po, la prossima primavera. Un sistema altrettanto articolato è stato predisposto a Colle Isarco, dove si è anche deciso di dar vita al Gemello digitale del ponte stesso.
Agire prima che i danni si palesino offre un doppio vantaggio: consente di incrementare la sicurezza di chi viaggia e di programmare i lavori in modo da impattare il meno possibile sulla circolazione.
l'inchiesta
di Davide Orsato
In corso l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari. La prima cittadina ha fatto sapere che parlerà chiedendo la revoca dei domiciliari