Bambini
martedì 14 Febbraio, 2023
di Maddalena Rosatti
«Bianca cosa luminosa, cala silenziosamente, leggermente si riposa, sulle cose sulla gente.
Bianca meraviglia muta, che si guarda con stupore, luce in terra ricaduta, che ti fa battere il cuore».
La neve è un tipo di precipitazione atmosferica nella forma di acqua ghiacciata cristallina, costituita da una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio di forma esagonale, ma ognuno di tipo diverso che si uniscono tra loro in maniera casuale a formare fiocchi di neve.
La neve può essere descritta in tutte e due queste modalità perché nel fiocco di neve c’è poesia e scienza allo stesso tempo. Nathan Myhrvold, ingegnere, matematico, fotografo americano, ha saputo cogliere questo doppio aspetto della neve attraverso degli incredibili ritratti dei cristalli che la compongono. Myhrvold voleva catturare la meraviglia del cristallo fotografandolo ad altissima definizione. Per farlo ha dovuto realizzare uno strumento che assomiglia più ad un microscopio che ad una macchina fotografica: grazie a un potentissimo zoom infatti riesce a fotografare i cristalli con una precisione mai raggiunta prima, permettendo di coglierne gli incredibili dettagli. Questa macchina è dotata anche di un sistema di raffreddamento e di illuminazione a led che permette ai cristalli di non sciogliersi immediatamente. Ammirare queste fotografie ci permette di vedere la complessità e la perfezione delle forme geometriche del cristallo ma anche la sua unicità: le forme diverse dei cristalli variano infatti in base alle proprietà dell’acqua e alle leggi della cristallizzazione. Di fronte a queste immagini rimaniamo a bocca aperta, sono davvero delle opere d’arte: il cristallo è frutto di un processo scientifico, un prodotto perfetto della natura ma, è evidente, contiene in sé qualcosa di magico. Del resto a tutti sarà capitato di guardare incantati la neve scendere dal cielo avvolgendo tutto in un silenzio irreale; quando nevica cambia la luce, cambiano i suoni, cambia l’atmosfera. La neve in città può creare disagio e un gran caos, ma semplicemente perché non possiamo fermarci a contemplarla. Se infatti ci immergiamo in un paesaggio innevato non possiamo che provare una gran pace e tranquillità. Il bianco della neve, i paesaggi che ricordano quelli delle favole, il freddo sulla pelle, hanno effetti benefici sia per il corpo che per l’umore delle persone e riducono lo stress; la neve poi affascina i bambini e fa nascere dentro di loro un desiderio irrefrenabile di tuffarcisi dentro e tirarsela addosso. Ne sapete qualcosa? Ma la neve è importantissima anche per altro; purifica l’aria dallo smog e aumenta le riserve di acqua più della pioggia. Infatti la neve che d’inverno ricopre il suolo, si scioglie piano piano e in questo modo la terra può meglio assorbirla; il terreno sarà più soffice e «accogliente» per le piante, aumentando la fertilità e la produttività per le coltivazioni. C’è proprio per questo un detto popolare che dice: «sotto la neve pane, sotto l’acqua la fame». Inoltre la neve, grazie alla sua composizione, costituisce anche una sorta di coperta che isola e protegge le radici delle piante. Non si può quindi certo dire che la neve sia soltanto e semplicemente acqua ghiacciata! Purtroppo a causa del cambiamento climatico nevica sempre meno e nei prossimi anni la massa di neve continuerà a diminuire. Questo non è un problema solo per le piste da sci, ma anche e soprattutto per il futuro del nostro pianeta. La giornata mondiale della neve che si tiene nella terza settimana di gennaio, fu istituita dalla federazione internazionale dello sci con l’obiettivo principale di avvicinare i giovani agli sport invernali e in secondo luogo di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e dei paesaggi invernali e all’importanza di preservare la neve. Forse però, vista la situazione e la fondamentale importanza che la neve ha per gli equilibri naturali, l’ordine dei due obiettivi andrebbe invertito.