Ambiente
martedì 25 Ottobre, 2022
di Redazione
Sarà un inverno entusiasmante, capace di rilanciare l’economia della montagna dopo le difficoltà degli anni passati e della pandemia. Ma per i grandi risultati serve il contributo di tutti. Anche perché le sfide da vincere – nel breve periodo, come il caro bollette, o nel lungo termine, come i cambiamenti climatici – non sono certo meno ardue.
Ecco perché l’APT Val di Sole ha deciso di creare un decalogo del turista responsabile. Una lista di suggerimenti che verrà proposta a quanti sceglieranno le località del territorio per le loro prossime vacanze invernali.
«La sinergia tra gestori e utenti è indispensabile per ridurre l’impronta ambientale del turismo” spiega Fabio Sacco, direttore generale dell’Azienda del Turismo Val di Sole. «Questo decalogo è stato concepito in tempi non sospetti, prima dello scoppio del caro bollette. Ma alcune delle sue soluzioni dimostrano come, ragionando con lungimiranza, permette di affrontare anche crisi improvvise come quella energetica. La lista che abbiamo stilato, grazie al contributo di esperti in materia di sostenibilità ambientale, vuole essere un contributo che aiuti a riflettere sull’importanza di piccole scelte che spesso sottovalutiamo».
Qualche esempio? Spingere al massimo il termostato non è mai necessario, spiegano gli operatori. Abbassare la temperatura di 1 o 2 gradi, per contro, può fare la differenza senza nulla togliere al benessere degli ospiti. Contemporaneamente, molti piccoli accorgimenti devono diventare l’abitudine, anche in vacanza: spegnere la luce quando non serve, ridurre il tempo passato sotto la doccia e usare l’acqua fredda per lavarsi mani e denti (chiudendo il rubinetto quando si distribuiscono sapone e dentifricio), insomma, possono trasformarsi in gesti automatici. Stendere subito gli asciugamani usati, lasciando che l’acqua di cui sono intrisi evapori da sola, inoltre, limiterà le richieste di cambio panni permettendo alle lavanderie degli hotel di consumare meno energia e acqua.
Non è tutto. Nelle strutture alberghiere come negli spazi outdoor, le opportunità di fare la differenza sono molteplici. Pranzo in casa? Colazione in albergo? Cena fuori? Nessun problema. L’importante è privilegiare i prodotti a filiera corta: in questo modo si sostengono i produttori e ristoratori locali, si impatta meno sull’ambiente e si aiuta a ridurre i consumi energetici associati al trasporto merci. E che dire dell’uso dei mezzi pubblici in alternativa all’automobile, dell’impegno costante per la raccolta differenziata (che aiuta a ridurre l’esigenza di materie prime…) e della limitazione dell’impiego della plastica attraverso l’utilizzo di borracce e stoviglie in metallo durante le escursioni? Scelte logiche che costano poco e rendono molto spiegano nella valle trentina. Perché non farle? Infine, un consiglio, anzi, una benevola provocazione: «scommettiamo che usando meno il telefono riuscirete a godervi al meglio una vacanza all’aria aperta riducendo la frequenza di ricarica della batteria? Rilassatevi, camminate, fate sport e riposatevi». Chat e social possono aspettare. Se ne gioveranno i consumi energetici, oltre alla tranquillità di chi sposa questa scelta.
Certo, una domanda sorge spontanea: chiamati alla responsabilità del momento gli utenti saranno disposti a collaborare? Sì, sostengono senza esitazioni dalla valle solandra. L’esperienza degli ultimi anni fa infatti ben sperare. «La sensibilità dei turisti nei confronti del problema è in forte crescita da tempo al pari dell’attenzione degli operatori del settore», prosegue Sacco. «Tra il territorio e i suoi visitatori si è ormai creata una consapevole unità di intenti: le strutture stanno da tempo facendo la propria parte con entusiasmo in favore di soluzioni eco-compatibili. Gli utenti al tempo stesso scelgono destinazioni e attività tenendo in crescente considerazione la validità delle strategie a basso impatto».
Insomma, in una valle storicamente all’avanguardia nelle scelte ambientali – si pensi ad esempio alla storica iniziativa di Ski area Pejo3000 che, dopo aver messo al bando stoviglie, bicchieri, cannucce e bottiglie monouso, è diventata nel 2019 la prima ski area plastic free del mondo – i turisti non possono e non potranno essere da meno.
A dare ulteriori conferme, infine, sono anche le indagini statistiche. Secondo l’ultimo rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi, il 74% dei visitatori della Penisola ammette l’esistenza di un’emergenza associata ai danni ambientali del turismo irresponsabile. E la maggioranza di loro ritiene a ragion veduta di poter contribuire a risolvere il problema prendendo decisioni adeguate. Il 58% degli italiani, in particolare, dichiara di preoccuparsi di fare scelte che non danneggino l’ambiente nel momento in cui pianifica un viaggio pensando alla meta, al mezzo di spostamento e alla struttura da prenotare.
Risparmio energetico: il decalogo del turista responsabile
1. Riduci il riscaldamento quando possibile
Non è necessario spingere al massimo il termostato per godersi un piacevole tepore. Abbassare la temperatura di 1 o 2 gradi non toglierà nulla al tuo benessere ma potrà fare un’enorme differenza per i consumi complessivi e l’ambiente.
2. Spegni la luce quando non serve
Quante volte, camminando per casa, ci rendiamo conto che le luci accese sono troppe? Abituarsi a spegnere l’illuminazione degli ambienti che non si stanno occupando resta un grande gesto di attenzione e consapevolezza
3. Fai docce brevi
Non dar retta a chi invoca le presunte virtù di un’inesistente sporcizia eco-compatibile: l’igiene è importante! Ciò non significa, però, che una doccia debba protrarsi all’infinito. Due minuti in meno sotto il getto dell’acqua calda contribuiscono a ridurre i consumi più di quanto immagini.
4. L’acqua fredda non fa sempre male
Ok la doccia calda, ci mancherebbe. Ma che ne diresti di lavare mani e denti con l’acqua fredda? Anche questo è un piccolo accorgimento che contribuisce al risparmio energetico.
5. Non chiedere sempre il cambio asciugamani
Stendi subito gli asciugamani usati, lascia che l’acqua di cui sono intrisi evapori da sola e il giorno dopo non dovrai chiedere il cambio. Aiuterai così la lavanderia dell’hotel a consumare meno energia sgravandola di un carico inutile
6. A tavola scegli i prodotti a filiera corta
Pranzo in casa? Colazione in albergo? Cena fuori? Come preferisci. Ma non dimenticare di privilegiare i prodotti a filiera corta. In questo modo potrai sostenere produttori e ristoratori che meno impattano sull’ambiente e sui consumi associati al trasporto merci.
7. Affidati sempre al treno, alla bici e alle tue gambe
Ascolta, l’arrivo in grande stile sul bolide ad alta cilindrata è roba da cinepanettone anni ‘80 e tu sei un turista consapevole del XXI secolo. Ci siamo capiti…
8. La raccolta differenziata va fatta anche in vacanza
Cerca di produrre pochi rifiuti, una regola aurea che non passa mai di moda. Ma soprattutto non dimenticare di differenziare e conferire le diverse frazioni agli appositi contenitori.
9. Limita l’uso della plastica
Pranzo al sacco, un classico intramontabile. Prepara i tuoi panini preferiti e goditi un pasto circondato dalle bellezze naturali. Ma ricorda: le posate casalinghe in metallo vanno benissimo. E una borraccia è di gran lungo una soluzione migliore rispetto alle bottiglie in plastica.
10. Riduci l’utilizzo dei device
Scommettiamo che limitando l’uso del telefono riuscirai a goderti al meglio una vacanza all’aria aperta riducendo la frequenza di ricarica della batteria? Rilassati, cammina, scia e riposati. Chat e social possono aspettare pazientemente il tuo ritorno.
crisi climatica
di Francesca Dalrì
Il docente Unicam della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e tecnologie, nonché meteorologo (soprattutto per passione) delle gare sciistiche a Cortina è stato ospite della rassegna «Alpitudini»