Il Festival
martedì 7 Febbraio, 2023
di Leonardo Omezzolli
Benigni è salito sul palco dell’Ariston di Sanremo con un intenso monologo sulla Costituzione italiana. «La nostra Costituzione non si dimentica di nessuno – ha decantato Benigni e poi il riferimento alla canzone italiana – è come “Volare” di Modugno».
Poi l’approfondimento sull’art. 11 «L’Italia ripudia la guerra. Se questo articolo fosse stato adottato dalle costituzioni degli altri paesi non esisterebbe più la guerra. Noi italiani l’abbiamo fissato con le parole. Chi l’ha scritta erano uomini straordinari»
Benigni ha inoltre ricordato i padri costituenti e tra questi il padre di Mattarella. «Tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella padre del nostro Presidente della Repubblica. Una cosa commovente. Presidente – si è rivolto Benigni al Presidente Mattarella – Lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre. La Costituzione è quindi sua sorella».
Infine un passaggio chiave sull’Art 21. «È stato scritto con un linguaggio semplice che sembra essere stato scritto da un bambino per bellezza e semplicità tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero. è come dire che tutti possono respirare. C’era bisogni di scriverlo? Sì. È il più bello di tutti gli articoli. Non possiamo dimenticarcelo. Prima, in epoca fascista non si poteva pensare e non si sarebbe potuto fare Sanremo. Oggi potete fare una pizza con amici, mentre al tempo poteva arrivare una pattuglia e prendere i vostri parenti e portarli via, picchiati e poi fatti sparire, non si vedevano più. L’arti 21 ci ha liberato dall’obbligo di avere paura».
Ovazione del pubblico per le parole sulla costituzione che Benigni ha declamato con la sua presenza scenica che ricorda le grandi disquisizioni teatrali sulla Divina Commedia.