Bambini
giovedì 9 Febbraio, 2023
di Maddalena Rosatti
È già carnevale? Ma certamente, e già da un po’ormai! Il periodo carnevalesco infatti inizia dopo la domenica che segue l’Epifania e si conclude con il martedì grasso. Oggi siamo abituati a pensare che il carnevale duri soltanto quei dieci giorni attorno al giovedì e al martedì grasso, che sono in effetti quelli in cui si concentrano i maggiori festeggiamenti, ma in realtà non sono che gli ultimi giorni di un periodo ben più lungo. Sicuramente le persone più anziane lo sanno meglio: un tempo infatti il periodo di carnevale era l’unico periodo dell’anno in cui anche la gente meno ricca poteva concedersi qualche festa o qualche ballo magari al suono di una fisarmonica. Tutto questo veniva poi severamente vietato dopo il martedì grasso, quando per i cristiani inizia la quaresima. Oggi, anche se i periodi non sono più così fortemente caratterizzati, continuiamo però a mantenere la tradizione dei festeggiamenti legati al carnevale dove le parole d’ordine sono divertimento e allegria. Le tradizioni vanno mantenute, soprattutto quelle antiche; e se sono divertenti, tanto meglio! Pensate che la ricorrenza del carnevale trae origine addirittura dalle feste della Roma e della Grecia antiche durante le quali si poteva lasciarsi andare, liberarsi dai propri impegni, e dedicarsi a giochi, scherzi e musica. Finita la festa, ordine e legge tornavano a governare. Persino le differenze sociali potevano per qualche momento scomparire grazie all’uso delle maschere che «nascondevano» tanto il povero quanto il ricco. Lo scopo del travestimento è tradizionalmente proprio questo: ribaltare la realtà, sognare ed entrare nella fantasia potendo diventare ciò che non si è! E quindi libero spazio a tutti i travestimenti possibili: dai protagonisti delle fiabe, ad animali di ogni genere, da personaggi politici a elementi naturali e chi più ne ha più ne metta. Per i più piccini il carnevale è una specie di sogno, è davvero un tuffo in un mondo fantastico, ma attenzione, il carnevale è una festa per tutti! Anche gli adulti possono per qualche giorno lasciarsi trascinare in travestimenti, balli senza ritegno (magari nascosti da una bella maschera) e ingozzarsi di grostoli, gnocchi, polente, maccheroni e cibi di ogni tipo. Tra i carnevali più particolari, qui in Trentino, troviamo sicuramente il Carnascér Fascian. Il carnevale ladino rappresenta una tradizione antichissima che si festeggia in tutta la valle di Fassa: protagoniste di queste manifestazioni sono le caratteristiche Facères (maschere di legno realizzate artigianalmente) «da bèl e da burt» che incarnano gli aspetti positivi e negativi della vita e che si esibiscono in Mascherèdes, sketch spiritosi e scherzi. L’appuntamento più atteso è quello di Campitello di Fassa l’ultima domenica di carnevale dove la parata, da tradizione, è aperta dalle maschere tipiche di Lachè, Bufon e Marascons.
Un altro tra i più antichi carnevali dell’arco alpino è quello di Grauno in valle di Cembra, dove il martedì grasso viene portato un pino nella piazza principale del paese e battezzato dall’ultimo sposo dell’anno intingendo un rametto nel vino. Il pino viene poi piantato nella «bùsa del carnevàl» e incendiato; attorno ad esso si canta e si balla mentre gli anziani formulano pronostici sull’annata in base alla direzione delle scintille del falò.
Per gli amanti di atmosfere più principesche c’è poi il carnevale asburgico a Madonna di Campiglio che rievoca i fasti dell’epoca della principessa Sissi e dell’imperatore Francesco Giuseppe.
Per i più cittadini, la sfilata della maschere ci sarà anche in centro a Trento, sabato 18 febbraio, e fino al 21 si potranno trovare anche le giostre in piazza Cesare Battisti. Ma poiché anche il più piccolo paese della provincia possiede un comitato carnevalesco che si occupa di festeggiamenti, a partire da questo weekend troverete feste di carnevale davvero in ogni dove e per tutti i gusti!