agricoltura

venerdì 10 Febbraio, 2023

Celle ipogee: i bunker nella roccia di Melinda per conservare le mele a zero impatto energetico

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Vere e proprie strutture per la frigo-conservazione naturale: 15 chilometri di gallerie, situate all'interno della miniera di dolomia Rio Maggiore, a 300 metri di profondità che ospitano i frutti in un ambiente asciutto e controllato

Autoproduzione energetica e celle ipogee trasformate in magazzini per conservare la frutta a impatto energetico zero. Per Melinda sarà un 2023 all’insegna del risparmio e del contrasto al caro energia. «Tra le iniziative adottate spicca ovviamente il ricorso alle celle ipogee, vere e proprie strutture per la frigo-conservazione naturale: 15 chilometri di gallerie, situate all’interno della miniera di dolomia Rio Maggiore – spiega il direttore del reparto di produzione Franco Paoli -. Si tratta di ‘stanze’ protette dalla roccia a 300 metri di profondità che ospitano le mele in un ambiente asciutto e controllato. Le mele si vendono tutto l’anno, per conservarle occorre mantenere intatte alcune condizioni. La temperatura si stabilizza a 1 grado e la presenza di ossigeno si ferma all’1 per cento: in questo modo è possibile rallentare la respirazione dei frutti conservandoli più a lungo». Le condizioni di partenza dell’ambiente, dalla bassa temperatura all’impermeabilità della roccia, consentono di impiegare un quantitativo ridotto di energia: circa il 30 per cento in meno dell’ammontare richiesto dalla tradizionale conservazione nei magazzini di superficie. «Oggi le celle ipogee ospitano circa 30mila tonnellate di mele – spiega l’ingegner Fabrizio Conforti -. Ma entro la fine dell’anno si arriverà a 40 mila. Un incremento di capacità di oltre il 30 per cento».