Il fotoreportage
domenica 19 Febbraio, 2023
di Simone Casciano e foto di Luca Chistè
Il rumore delle ruote, il silenzio al momento del volo e poi l’urlo di gioia, seguito dagli applausi degli amici, o quello di frustrazione a cui fanno seguito commenti di incoraggiamento. È questo il rituale che si ripete continuamente sabato pomeriggio allo skate park di Trento. Tra rampe, halfpipes, escalator e rails tantissimi ragazzi e ragazze provano i loro tricks e ai successi fanno da contorno le cadute, ma per un freestyler non ci sono i primi senza le seconde. «Andare con lo skate ti insegna a cadere nel modo giusto» diceva Bam Margera, skater e stuntman, tra i protagonisti della serie Jackass. «Lo skate è poesia in movimento» è invece il motto di Stevie Williams uno dei più famosi skateboarder al mondo. Proprio a metà, tra caduta e successo, tra sport ed espressione artistica, si trovano lo skate e le altre discipline che si praticano allo skate park: la bmx, i roller e i sempre più frequenti monopattini. Sabato pomeriggio il parco è uno spettacolo di sport e partecipazione.
Henrique ha appena finito di far indossare casco e protezioni a un gruppo di bambini e bambine impegnate nella loro lezione sui roller. Lui ha 27 anni, vive a Cles, ma ogni sabato scende a Trento per i corsi. A dispensare qualche consiglio si ferma anche Samantha Fanciullacci, campionessa italiana di roller freestyle e studentessa di economia a Trento. «Ho scelto di fare l’università qui proprio perché sapevo che c’era uno skate park di alto livello» dice. I corsi sono organizzati dall’associazione Front Flip che si occupa di roller, skate e monopattini. A fondarla sono state due mamme, Daniela ed Elisa. «Venivamo qui tutti i giorni per accompagnare i nostri figli Riccardo e Leonardo – ci racconta Daniela – Ad un certo punto abbiamo deciso di fondare l’associazione per avvicinare più giovani possibili a questo sport». Così mentre Riccardo cresceva e diventava uno dei più promettenti atleti di monopattino italiani anche l’associazione si ingrandiva e coinvolgeva sempre più giovani. Daniele ha 13 anni, ogni giorno prende il monopattino dalla Vela e in 10 minuti arriva al parco per provare barspin, nollie e tutte le altre evoluzioni. Allo skatepark si sta preparando per la sua lezione anche Nicolas dell’associazione Gas. Aspetta i suoi ragazzi alle 17 per iniziare il corso di Bmx. Il parco adesso un punto d’incontro di generazioni e discipline diverse. Ci sono ragazzi di 20 anche 30 anni che provano un flip con i loro skate mentre accanto a loro sfreccia un ragazzino di 8 anni che prova le prime evoluzioni con il monopattino. Non è sempre stato così, c’è stato un periodo in cui allo skatepark non lasciavi mai lo zaino incustodito e i tricks li imparavi una caduta alla volta. Nicolas lo sa bene: «Una volta non c’era niente. Si veniva, si guardava cosa facevano i ragazzi più grandi e poi si provava a fare un trick cercando di non rompersi qualcosa. L’ambiente ora è migliorato molto grazie a tante associazioni che si occupano delle varie discipline. Arrivano bambini e ragazzi e sanno che qui troveranno un luogo accogliente e in cui divertirsi». Molto del merito va alle associazioni che si prendono cura del parco, ma il suo successo è dovuto anche al fatto che si tratta di uno dei migliori parchi gratuiti d’Italia. È il motivo per cui Mauro ha portato qui i suoi due figli e sua nipote da Mezzolombardo per passare il sabato pomeriggio sul monopattino. Michele, Stefano e Riccardo hanno preso la corriera da Riva. Matteo e Edoardo hanno preso skate e rollers e sono arrivati da Montebelluna «Sapevamo che era un bel parco e dopo averlo visto direi che è uno dei migliori. Permette di far divertire tutte le discipline».
Il successo dello skatepark è tale che adesso chi se ne occupa pensa sia necessario un nuovo intervento del comune. «Abbiamo bisogno di espandere l’area con nuove strutture per dare più spazio a tutte le discipline» dice Daniela. «Sarebbe bello avere la corrente elettrica per mettere su la musica quando facciamo un evento o una gara» le fa eco Nicolas. In attesa di novità intanto, il prossimo maggio, lo skate-park sarà il teatro della prima gara nazionale di monopattino freestyle. Chissà che non sia proprio il campione di casa a vincere il titolo.
Tennis
di Redazione
Il campione altoatesino sulla copertina di «Tennis Magazine» che titola «Il primo della classe». Lui: «Tre anni fa nei tornei più importanti arrivavo negli ottavi, nei quarti; l'anno dopo alternavo quarti e semifinali»