Lo scontro

giovedì 23 Febbraio, 2023

Politica, i partiti di opposizione in provincia presentano una mozione di sfiducia all’assessore Bisesti

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Pd, Futura, M5S, Casa Autonomia, Onda e Europa verde hanno sottoscritto il testo depositato in consiglio provinciale.

10 firme per chiedere le dimissioni dell’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti. A firmare la mozione di sfiducia sono stati i consiglieri provinciali di opposizione: Paolo Zanella (Futura), Lucia Maestri, Alessio Manica, Alessandro Olivi e Luca Zeni (tutti del Pd), Alex Marini (M5S), Paola Demagri e Michele Dallapiccola (Casa Autonomia), Filippo Degasperi (Onda) e Lucia Coppola (Europa Verde).
«La decisione di chiedere le dimissioni – spiegano i consiglieri in una nota – È maturata dopo la sua presenza alla conferenza stampa organizzata dai Consiglieri Claudio Cia e Luca Guglielmi presso il Palazzo della Regione autonoma Trentino-Alto Adige, con la partecipazione del Presidente nazionale dell’Associazione ProVita & Famiglia Onlus Antonio Brandi, durante la quale è stato presentato il Disegno di Legge provinciale n. 148».
Stiamo parlando del Ddl a prima firma Claudio Cia che vuole modificare la legge provinciale sulla scuola imponendo una stretta all’autonomia scolastica e all’educazione di genere.
«Stiamo parlando di una proposta che limita la libertà d’insegnamento, prevista dalla nostra Costituzione, e che lede l’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative – dicono i consiglieri – L’Assessore Bisesti, con la sua presenza alla conferenza stampa, ha di fatto avallato anche i contenuti di un vademecum inquisitorio, distribuito in quella sede, che mette a forte rischio l’autonomia della scuola e la libertà degli insegnanti».
Secondo l’opposizione in consiglio questa legge avrebbe il risultato di escludere, isolare e lasciare le persone più fragili in situazioni di marginalità ed esclusione, venendo quindi meno al suo compito di accoglienza ed inclusione.
«La scuola non ha solo il compito di istruire, ma anche di formare ed educare, avendo il ruolo di principale agenzia educativa assieme alla famiglia – conclude la nota – Perseguire lo sviluppo umano, culturale, sociale degli studenti, in un’ottica d’integrazione e di relazione con gli altri, favorendo il pluralismo culturale e garantendo la libertà d’insegnamento è uno degli obiettivi assegnati alle istituzioni scolastiche e formative dalla legge provinciale sulla scuola. Quanto proposto dal ddl n. 148 e condiviso dall’assessore Bisesti è in palese contrasto con questi principi e con l’idea di una scuola inclusiva».