Alto Garda

domenica 26 Febbraio, 2023

Arco, tornano le Poste, ma a fare spazio è il Ricircolo

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Ad annunciare l'avvicendamento è il sindaco di Arco Alessandro Betta

Sull’edizione di oggi de Il T abbiamo dato notizia dello sfratto ricevuto dal centro di riuso di Bolognano e dall’associazione che lo gestisce, Rotte Inverse. Oggi è arrivata la notizia che al suo posto torneranno le poste che mancavano dal paese.

Di seguito l’articolo pubblicato sull’edizione di oggi del giornale.

Il RiCircolo di Bolognano ha i giorni contati. Pochi giorni fa l’amministrazione comunale arcense ha inviato una Pec all’associazione che lo ha fondato e lo gestisce, Rotte Inverse, comunicando che entro 60 giorni i locali dell’ex Posta in viale Stazione civico 1 devono essere liberati. Il Comune di Arco ha infatti altri piani per quello stabile. «Rammarico, sconforto e delusione sono solo le prime sensazioni all’arrivo della notizia – scrive l’associazione, che tra le altre cose organizza ogni anno la pulizia del fiume Sarca ad opera di volontari – Ringraziamo così il Comune di Arco, che ci ha dato la possibilità di partire con questo nostro, ma anche della comunità, desiderio di avviare un centro di riutilizzo gratuito basato totalmente sul volontariato. Ma chiediamo anche a gran voce che si possa trovare un altro spazio adatto a proseguire».
«Il servizio che offriamo ai nostri concittadini è molto apprezzato e siamo diventati un punto di riferimento per molti, – scrivono da Rotte Inverse – ed anche uno spazio dove scambiare non solo oggetti ma soprattutto un sorriso, due chiacchiere, qualche informazione, stringere nuove amicizie e sentirsi meno soli». Ad oggi il RiCircolo ha registrato più di 660 persone che frequentano il centro di Bolognano. «Abbiamo attivato in concomitanza tramite Facebook la pagina “RiCircolo gratuito km busa” che conta 6.166 utenti, e i gruppi Whatsapp 257 utenti e Telegram 1.035 utenti. Tutte queste persone, quotidianamente scambiano cose non più utilizzate, evitando che vadano al Crm e facendo felici altre persone. Questa è la vera rivoluzione. Chiediamo quindi un luogo facilmente accessibile, con eventuale parcheggio vicino, meglio in centro Busa, che abbia corrente elettrica, riscaldamento ed un bagno e che sia superiore a 30 metri quadrati. Noi ci mettiamo l’energia, il volontariato e le bollette tramite l’autofinanziamento come abbiamo fatto dall’apertura… speriamo che qualcuno, o meglio l’amministrazione, ci possa offrire uno spazio adeguato per proseguire con l’attività e non interrompere questo servizio».