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giovedì 2 Marzo, 2023

Grecia, frontale tra treni: 40 morti e almeno 130 feriti

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Carrozze di testa distrutte, il premier Mitsotakis: «Tragico errore umano». Si dimette il ministro dei Trasporti, arrestato il capostazione di Larissa

Da una parte un treno passeggeri con 352 persone a bordo, diretto da Atene a Salonicco, su cui viaggiavano molti studenti universitari di ritorno dal weekend lungo di Carnevale, dall’altra un treno merci con due persone a bordo. Lo scontro frontale, poco prima della mezzanotte fra martedì e ieri, è avvenuto nel nord della Grecia, vicino a Tempe, circa 380 chilometri a nord della capitale. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 40 morti e 130 feriti. Le cause dell’incidente non sono chiare, ma il capostazione della vicina città di Larissa è stato arrestato e altre due persone sono state fermate per essere interrogate. «Tutto dimostra che il dramma è dovuto, purtroppo, principalmente a tragici errori umani», ha detto il premier, Kyriakos Mitsotakis.
Tra le vittime ci sono 8 dipendenti delle ferrovie, tra cui i due macchinisti del treno merci e i due macchinisti del treno passeggeri. Dei 130 feriti, 66 sono negli ospedali di Larissa, Katerinis e Salonicco. Inoltre, più di 200 persone che sono rimaste illese nell’incidente o hanno riportato ferite lievi sono state trasportate in autobus a Salonicco, 130 chilometri a nord, e la polizia ha preso i loro nomi all’arrivo nel tentativo di rintracciare eventuali dispersi. I soccorritori giunti nella notte si sono trovati davanti a uno spettacolo drammatico e hanno cominciato la ricerca frenetica fra i rottami con la luce di fari e torce. Dopo l’alba sono poi arrivate gru per iniziare a spostare i pezzi più grandi dei treni. Quella che pare essere la terza carrozza del treno passeggeri giaceva sopra i resti accartocciati delle prime due. «La collisione è stata così forte che le due prime carrozze sono praticamente scomparse», ha raccontato la giornalista greca Marina Rigou alla Bbc. Diversi vagoni sono deragliati e almeno tre hanno preso fuoco. I sopravvissuti hanno riferito che diversi passeggeri sono stati scaraventati fuori attraverso i finestrini dei vagoni a causa dell’impatto, mentre altri hanno poi lottato per liberarsi dalle lamiere. Non è chiaro a quale velocità viaggiassero i due treni, ma l’emittente statale Ert cita soccorritori che hanno raccontato che i corpi di alcune vittime sono stati trovati a 30-40 metri dal luogo dell’impatto.
Mitsotakis, che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, si è recato sul luogo dell’incidente ferroviario a Tempi per essere informato sugli sviluppi. In lacrime il ministro dei Trasporti Kostas Karamanlis, giunto anche lui sul posto, che ha assicurato indagini «con assoluta trasparenza sulle cause di questo tragico incidente», «non lasceremo niente sotto il tappeto». Karamanlis ha poi annunciato le proprie dimissioni, rimarcando che «quando accade qualcosa di così tragico, non è possibile andare avanti come se non fosse successo». La supervisione delle indagini è stata affidata dal procuratore della Corte suprema Isidoros Dogiakos al magistrato Stamatis Daskalopoulos. Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutta Europa.