Il richiamo
venerdì 3 Marzo, 2023
I sindacati: «I mutui, per le famiglie trentine, sono un incubo»
di Redazione
Le sigle chiedono un'intervento della Provincia: «I bonus non bastano»

«Il confronto tra la giunta provinciale e gli istituti bancari mette in luce quanto sia complessa la situazione di chi ha visto raddoppiare in pochi mesi i tassi di interesse sui propri mutui. Nei prossimi mesi, come già annunciato dalla Bce, i tassi sono destinati a crescere ancora visto che l’inflazione, seppur a ritmo minore, continua a crescere in tutta Europa. Ormai tante famiglie in Trentino che hanno acceso un mutuo per l’acquisto della prima casa, dopo la stangata sulle bollette di gas ed energia e il continuo aumento dei prezzi del carrello della spesa, sono di fronte allo spettro di un’ulteriore riduzione del potere d’acquisto provocato dal continuo aumento delle rate dei prestiti bancari col rischio di non riuscire più a pagare i propri mutui». Lo dicono i segretari trentini di Cgil, Andrea Grosselli, di Cisl, Michele Bezzi, e della Uil, Walter Alotti.
«Per questo dalle parole la giunta Fugatti deve passare velocemente ai fatti – aggiungono i segretari confederali -. Non bastano più i bonus che si sono rivelati del tutto inefficaci. Servono politiche strutturali della casa che sostengano le famiglie più fragili che abbiano già acceso un mutuo o che vogliano acquistare casa. Da anni ormai sono bloccati i progetti di housing sociale per potenziare il canone moderato e sono ancora troppi gli alloggi Itea sfitti perché non adeguatamente ristrutturati, per non parlare degli interventi a sostegno delle riqualificazioni energetiche che in Provincia sono stati del tutto abbandonati. Non c’è tempo da perdere. Bisogna stanziare subito parte dei 125 milioni di euro che giacciono nei fondi di riserva del bilancio provinciale per sgravare le famiglie meno abbienti dei costi dei mutui immobiliari. Si può fare in fretta. Anzi bisogna farlo subito».
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