Politica

sabato 4 Marzo, 2023

Il Patt comunica la svolta a destra su Facebook. Pioggia di critiche nei commenti (cancellati)

di

Il post è stato pubblicato nella serata di ieri, venerdì 3 marzo. Critiche alla neosegretaria del Pd, Elly Schlein «È troppo radicale»

Il testo è firmato 28 febbraio ma è stato pubblicato nella serata di ieri, 4 marzo. E, benché annunciasse qualcosa di già ufficiale da giorni, ha scatenato un  vespaio di polemiche. Con tanto di commenti critici, quando non veri e propri insulti, che sono stati cancellati nella notte per poi dare nuova benzina alle polemiche, riaccese all’alba. Sullo sfondo, la scelta politica delle stelle alpine, quella di appoggiare il centrodestra alle prossime elezioni provinciali.

«È l’unico modo – viene spiegato nel post – a causa del sistema elettorale maggioritario perché non vi sia lo strapotere dei partiti nazionali. Un sistema elettorale voluto in Trentino proprio da quel centrosinistra che, pur di imporre il sistema maggioritario, non ha esitato a separare, addirittura con una norma nazionale transitoria l’elezione dei due Consigli provinciali, di fatto rovesciando il sistema regionale unitario». E ce n’è anche per Elly Schlein, eletta segretaria del Partito democratico alle primarie che si sono tenute domenica scorsa «Strada obbligata – prosegue il Patt nel post, non firmato –  quella dell’accordo con il candidato presidente, anche perché a causa della situazione in cui, anche a seguito delle primarie Pd con la vittoria a sorpresa di Elly Schlein, la polarizzazione degli schieramenti ha portato ad una loro radicalizzazione, in particolare per chi, non dovendo rispondere delle responsabilità di governo, cerca il voto e il sostegno della “pancia” dell’elettorato senza fornirgli una prospettiva concreta e equilibrata».

Apriti cielo: le reazioni non si sono fatte di certo attendere: «Dovete vergognarvi – scrive un utente – un partito autonomista che si alline alla destra populista». «Un tradimento senza uguali», aggiunge un altro commentatore. C’è chi fa ironia: «Ora basta solo togliere la stella alpina e mettere la “carega” come simbolo» e chi invoca il fondatore, Enrico Pruner: «Dall’aldilà vi direbbe quattro parole poco convenienti». Pochissimi i commenti positivi, tra cui spunta quello di Tommaso Acler, già candidato sindaco di Levico: «I partiti autonomisti sono popolari non possono stare con la sinistra di Zanella e Schlein».