Italia

sabato 4 Marzo, 2023

Naufragio di Cutro, Meloni: «Nessun avvertimento da Frontex»

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Per la premier non era arrivata nessuna segnalazione di emergenza. Salgono a 70 le vittime del naufragio
Meloni Abu Dhabi

«Non ci sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex riguardo al naufragio di Cutro». Le parole della premier Giorgia Meloni arrivano da Abu Dhabi, dove si trova per incontrare i vertici degli Emirati Arabi Uniti, mentre è in corso a La Valletta, il vertice dei Med5, i paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo meridionale.
«La rotta – afferma Meloni –  non è coperta dalle organizzazioni non governative e nulla dunque hanno a che fare con le politiche del governo. Nonostante noi lavoriamo per fermare i flussi illegali, abbiamo continuato a salvare tutte le persone. Questa è la storia. Io davvero non credo ci siano materie su cui esagerare così per colpire ciò che si considera un proprio avversario. Noi siamo molto abituati ad accorgerci dei problemi quando c’è una tragedia ed invece c’è chi ne parla da quando è a palazzo Chigi nel disinteresse generale. Io cerco soluzioni, l’Italia non può risolvere la questione da sola, ma per evitare che altra gente muoia vanno fermate le partenze illegali. Un modo per onorare la morte di persone innocenti è cercare una soluzione».

Il governo, afferma il primo ministro, «ha fatto tutto quello che potevamo fare per salvare vite umane quando eravamo consapevoli che c’era un problema, in questo caso non siamo stati consapevoli perché non siamo stati avvertiti, voi avete tutte le evidenze a conferma di questo fatto e se qualcuno sa qualcosa di diverso è bene che ce lo dica. Noi dall’inizio continuiamo a fare tutto quello che possiamo per impedire che il lavoro degli scafisti continui a mettere a repentaglio le vite umane. Stamattina qui con Bin Zayed ho parlato di immigrazione, di come favorire flussi legali impedendo flussi illegali, di come fermare una tratta vergognosa e cinica che mette a repentaglio la vita delle persone e credo non sia passato un solo giorno senza che mi sia occupata di questa materia».

Intanto, dal vertice del Med 5, a cui ha partecipato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, i paesi membri hanno ribadito come «La ricerca e il soccorso siano competenze esclusive degli stati e vadano condotte nel rispetto del diritto internazionale. Alla luce di ciò è necessario adottare misure urgenti per affrontare qualsiasi attività marittima illecita». Allo stesso momento, però, Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro chiedono una maggore solidarietà, «anche attraverso una programmabile ricollocazione all’interno dell’Ue».

Si aggrava, intanto, il conteggio delle vittime, salito a 70.