Politica

giovedì 9 Marzo, 2023

Migranti, il governo studia un nuovo decreto. Oggi il Consiglio dei ministri a Cutro: «L’Ue si impegni»

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Pene più severe per i trafficanti, stop alle partenze illegali, flussi migranti regolari, il governo sta studiando un pacchetto di norme riguardante il dossier migranti

Pene più severe per i trafficanti, stop alle partenze illegali, flussi migranti regolari, corridoi umanitari sicuri, iter più snelli per dare asilo ai profughi. In vista della riunione del Consiglio dei ministri in programma oggi a Cutro, luogo del naufragio di migranti di domenica 26 febbraio che finora ha causato oltre 70 vittime, il governo sta studiando un pacchetto di norme riguardante il dossier migranti. In particolare, oltre a un’ulteriore stretta nella lotta ai trafficanti, l’esecutivo valuta di inserire anche una nuova aggravante in caso di morte dei migranti. Sul tavolo inoltre una semplificazione e uno snellimento delle procedure per chi intende entrare regolarmente in Italia. Insomma, un intervento normativo e burocratico per accelerare le richieste attraverso agevolazioni pratiche (sarebbero in corso interlocuzioni anche con i paesi di partenza). Allo studio, inoltre, norme riguardanti i centri di accoglienza e altre per rendere più efficaci le espulsioni (nei casi in cui i rientri fossero verso Paesi considerati sicuri con cui l’Italia ha accordi di consolidata collaborazione). Non è escluso poi un intervento di implementazione corridoi umanitari, e si ragiona su un aumento e un’estensione temporale del decreto flussi.
Il nodo legato ai flussi migratori è stato tra quelli che Giorgia Meloni e il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, hanno affrontato nel corso del bilaterale andato in scena ieri pomeriggio a Palazzo Chigi.

La premier lo ha definito «uno dei temi più complicati del dossier europeo», ricordando però che con Rutte c’è «una visione comune sul fatto che l’Europa deve affrontare questo problema come tema europeo, non in base alla contrapposizione tra movimenti primari e secondari, ma partendo dalla difesa dei confini esterni e la lotta ai trafficanti. Tema che per quello che riguarda l’Italia, ma spero non solo, diviene ancora più importante e rilevante all’indomani della tragedia che si è consumata a Cutro».
Nel frattempo proseguono le indagini sulla strage dei migranti nella spiaggia di Staccato di Cutro. Martedì notte, in Austria, è stato arrestato un quarto scafista, 28enne di origini turche che si era reso irreperibile dopo il naufragio. Un quinto scafista è invece tra le vittime del mare ed è stato riconosciuto dalle persone sopravvissute alla tragedia. A Crotone i familiari dei naufraghi morti hanno invece organizzato manifestazioni di protesta dopo aver ricevuto la comunicazione della Prefettura che le salme sarebbero state trasferite al cimitero musulmano di Bologna.