Sociale
giovedì 27 Ottobre, 2022
di Redazione
Torna la paura degli sfratti nel Garda Trentino e non sono poche le famiglie che rischiano sfratti da parte di privati e da Itea. Lo annuncia Sportello Casa per Tutt* che organizzerà un presidio sabato 29 ottobre alle 14.30 ad Arco, in viale delle Palme proprio per denunciare il problema.
Contestualmente le famiglie coinvolte hanno sottoscritto un accorato appello per cercare di trovare una soluzione che non le veda costrette a dormire per strada o nelle loro auto.
“Siamo famiglie sotto sfratto di privati e di ITEA. Siamo famiglie che, pur pagando l’affitto tutti i mesi, hanno subìto uno sfratto dagli appartamenti di emergenza di ITEA e ora siamo costrette a dormire in auto.
Siamo lavoratori precari e lavoratrici precarie che paghiamo le tasse da tanti anni ma non abbiamo accesso a nessuna forma di welfare. Siamo in graduatoria ITEA e vediamo intorno a noi appartamenti pubblici vuoti e non utilizzati.
Siamo persone che faticano ad arrivare a fine mese anche se lavoriamo 10-12 ore al giorno. E siamo persone che non riescono a trovare nella Busa un alloggio a prezzi accessibili poiché i proprietari di casa preferiscono fare affari con il turismo stagionale e non affittare ai nuclei familiari, a maggior ragione se non italiani.
In Trentino, compresa la Comunità di Alto Garda e Ledro, c’è un’emergenza abitativa che nessuna istituzione prende seriamente in considerazione.
Nessuno pensa a noi! Quando ci rivolgiamo ai servizi sociali, l’unica alternativa alla strada che ci viene proposta è la comunità per madri e figli minori. Ma noi non vogliamo dividere i nostri nuclei familiari; vogliamo che i nostri figli crescano accanto ad entrambi i genitori!
Chiediamo un alloggio popolare; auspichiamo che ITEA diventi realmente un ente in grado di rispondere ai nostri bisogni e ai bisogni di coloro che si trovano nella nostra situazione: da quando l’Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa pubblica è diventato una SPA (società per azioni), è avvenuto un drastico peggioramento. ITEA stessa ammette che vi sono oltre 1.200 appartamenti non assegnati.
Anche gli appartamenti di emergenza di proprietà ITEA da dove ci hanno sfrattato sono ancora vuoti, mentre noi siamo costretti a vivere in auto!
È fatto risaputo, ma nessuno ci ascolta e decreta l’emergenza abitativa in corso.
In ultimo, chiediamo che sia rispettato il nostro diritto fondamentale ad avere un’abitazione.
Ci uniamo alla richieste dello Sportello Casa per Tutt* di Trento e chiediamo:
1) Che le numerose case ITEA ora sfitte vengano immediatamente messe a disposizione delle famiglie che non hanno un alloggio.
2) Che ITEA smetta di sfrattare famiglie dai suoi appartamenti per lasciarli vuoti.
3) Che si mettano immediatamente a disposizione soluzioni temporanee per le famiglie sfrattate senza dividere i nuclei familiari.
4) Che le istituzioni comunali prendano atto fino in fondo della crisi abitativa corrente, mettendo un argine a residence e b&b, revocando, se necessario, le licenze per gli “appartamenti turistici”. Tassando maggiormente le case sfitte e bloccando la continua crescita del costo degli affitti.
Invitiamo tutta la cittadinanza solidale di Arco, Riva del Garda, Dro e di tutta la Comunità Alto Garda e Ledro ad unirsi alle nostre rivendicazioni e supportarci in questa lotta per la dignità e i diritti fondamentali”
Lo Sportello Casa per Tutt* annuncia un presidio sabato 29 ottobre alle 14.30 ad Arco, in viale delle Palme per denunciare il problema