La storia
giovedì 9 Marzo, 2023
di Redazione
Col mese di marzo, dopo 37 anni di ininterrotto servizio, è andata in pensione la cuoca Rita Maraner. Per un’intera vita è stata un riferimento per la scuola dell’infanzia di Sant’Anna e, proprio in quest’anno scolastico, ha fatto in tempo a lavorare nella moderna scuola di Anghebeni, inaugurata da pochi mesi.
Rita ha sempre vissuto nelle dirette vicinanze della scuola, racconta infatti: «Sono nata a Staineri (appena sopra Sant’Anna) e ho sempre vissuto ad Anghebeni (giusto un paio di chilometri di distanza, al di là del Leno). Ho preso servizio nel gennaio del 1986 e ho avuto la grande fortuna di trovare questo lavoro e di trovarlo così vicino a casa. Sono molto grata per questi anni, durante i quali ho vissuto sempre in un ambiente bello e positivo. Ringrazio tutte le colleghe – uno solo è stato il collega maschio (ndr) – e tutti i bambini.
Nel corso degli anni mi è capitato di vedermi arrivare i figli degli alunni di un tempo. Succedeva talvolta di confondersi e chiamarli col nome del papà e loro se la prendevano un po’, ma fa parte di questo lavoro e stare coi bambini mi ha sempre dato grande gioia. Tra le altre cose, io stessa mi sono trovata a lavorare dove avevo fatto le elementari e dove, peraltro, le avevano fatte anche i miei genitori».
Il racconto prosegue: «Questo è un lavoro che mi ha permesso di conciliare anche i tempi della vita familiare e dopo tanti anni si diventa un riferimento per la comunità, ma quel ruolo è a sua volta diventato un forte riferimento per me. Il giorno della pensione mi hanno organizzato una bellissima festa, durante la quale ho ricevuto anche molti disegni fatti dai bambini. È stato un momento emozionante, grazie ancora a tutti!»
L’amministrazione comunale, con l’assessora all’istruzione Marta Stoffella, ringrazia la cuoca Rita e le augura una serena e felice pensione, dopo che tanto tempo ed energie ha dedicato e intere generazioni di vallarseri e vallarsere.
L'INTERVISTA
di Anna Maria Eccli
Violoncellista, sposata con un principe africano, gira il mondo per lavoro. Nella città della Quercia ha deciso di comperare un rifugio dalla vita frenetica parigina. Proprio accanto alla residenza per cui i suoi avi si indebitarono