la storia
sabato 11 Marzo, 2023
di Redazione
Un tipo solitario MJ5, un orso girovago che preferisce spostarsi sui monti senza mai fermarsi troppo in un posto. La sua zona preferita è quella del Brenta meridionale ma in passato ha visitato l’Alto Adige e anche la Svizzera. È furbo, perché fino alla scorsa domenica si è tenuto ben lontano dagli umani, preferendo di gran lunga i suoi simili. E, furbamente, arrivava anche a seguito di danni già avvenuti, per spazzolare le carcasse uccise da altri o per dare l’ultima zampata a un’arnia già scassinata ma grondante ancora di miele.
Dalle cronache riportate sui rapporti annuali stilati dalla Provincia sui Grandi carnivori emerge anche un’altra curiosità: è una specie di «latin lover» che frequenta per un po’ un’orsa e poi, dopo essersi assicurato la discendenza, se ne va. Anche se in un caso, per poter continuare a frequentare un’orsa, la sua discendenza l’ha sterminata. Succede in natura, nulla di strano, da non giudicare come orribile. Stiamo infatti parlando di un animale selvatico che segue il suo istinto in ogni suo comportamento. Anche la sua eccessiva antropomorfizzazione è di per sé esagerata, ma nel raccontare della sua storia, ora che su di lui c’è un «mandato di cattura» e una sentenza di morte già scritta, non possono non saltare agli occhi dei tratti che lo rendono in qualche modo un «personaggio».
MJ5 è figlio dei capostipiti degli orsi trentini, di Maja e Joze che arrivarono tanti anni fa dalla Slovenia per colonizzare le Alpi partendo dal Trentino. Ha 18 anni e le sue tracce sono state rilevate per la prima volta a fine 2007, quando aveva quasi tre anni: e il nostro aveva già varcato i confini provinciali, segnalato in Val d’Ultimo. E in Alto Adige era anche nel 2008, per poi spostarsi in alta Val di Non. Nel 2010 viene segnalato un’altra volta sui monti altoatesini, e qui compie qualche marachella: «Gli animali più dannosi sono risultati essere tre maschi e due femmine», scrive il Rapporto di quell’anno. MJ5 risulta essere al fianco di due delle femmine, DJ3 e Daniza.
MJ5 non smetterà di frequentare le due orse, contemporaneamente. E nel 2011 è protagonista di una storia da raccontare: un orsetto è ferito e si tenta — prima esperienza in Trentino — di sottoporlo alla riabilitazione. «Viene concordata una strategia di intervento per il recupero dell’animale. Si comincia inoltre a ipotizzare — si legge nel Rapporto — quello che poi la genetica confermerà, vale a dire che l’orsetto sia figlio di DJ3, orsa problematica ridotta in cattività pochi giorni prima, che proprio dall’inizio di maggio aveva cominciato a muoversi non più accompagnata dal cucciolo ma dal maschio MJ5, il quale aveva con ogni probabilità tentato di uccidere il piccolo per far ritornare la femmina in calore».
Nel corso del 2011 si era infatti resa necessaria, a causa dei comportamenti problematici manifestati dall’animale, la cattura della femmina DJ3. In zona, oltre a DJ3, erano contemporaneamente presenti un MJ5 e una femmina, Daniza. E come si vede nella foto in alto, MJ5 è vicino a MJ5 quand’è catturata.
Nel 2012 analisi genetiche e osservazioni hanno identificato le madri delle cucciolate dell’anno, tra cui Daniza. Tra i possibili padri c’è lui, MJ5. E due anni dopo accertate altre cucciolate. Nel 2014 è stata accertata un’altra cucciolata, ma MJ5 cambia partner, la madre dei suoi piccoli è DG3. Siamo ora al 2015 e MJ5 viene segnalato in provincia di Bolzano, dall’alta Val Venosta alla Val d’Ultimo e destra Adige. Nel 2016 è protagonista di sette danneggiamenti, sopratutto su arnie, e di una predazione di sei asini in Val Rendena: «Esemplare di 11 anni — scrive il Rapporto — che non aveva sinora manifestato una tale dannosità». Nel 2017 altri nove danni e nel 2019 altri undici danni. Di MJ5 non si era poi saputo più nulla fino all’aggressione di domenica scorsa.
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