Il provvedimento

domenica 12 Marzo, 2023

Arco, cani al guinzaglio e al seguito sacchetti e pure l’acqua per pulire

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L'ordinanza del sindaco a tutela di negozi e spazi pubblici, che si ritrovano la pipì agli ingressi o nelle vicinanze. I trasgressori rischiano multe da 50 a 300 euro

Padroni di cani avvisati, ad Arco oltre a raccogliere le deiezioni canine si dovranno pulire anche le urine del proprio amico fidato portandosi appresso una bottiglietta d’acqua o uno spruzzino con i quali diluire e lavare i fluidi dell’animale da muri e pavimentazioni. Chi venisse colto a non ottemperare ai nuovi obblighi potrà essere multato da 50 a 300 euro. L’ordinanza arcense firmata dal sindaco Alessandro Betta è già in vigore e si rivolge miratamente ai proprietari e ai detentori, a qualsiasi titolo, di cani e che dovranno rispettare precise disposizioni, divieti e obblighi a garanzia dell’igiene pubblica, della sicurezza e a tutela del decoro. Un ordinanza sollecitata soprattutto dai commercianti del centro storico che hanno chiesto a gran voce di trovare una soluzione per contrastare il «degrado» causato dalle continue minzioni (l’atto di fare la pipì ndr) davanti agli ingressi delle proprie attività, sugli stipiti delle stesse, sulle vetrine e nelle immediate vicinanze. Macchie di urina che ogni giorno i solerti proprietari puliscono personalmente diventando una vera e propria attività di pre apertura. La misura è però colma e si è quindi chiesto un generale decoro e un cambio culturale nei tanti proprietari di cani che ora dovranno avere al seguito oltre ai sacchetti per le deiezioni, la museruola e un determinato tipo di guinzaglio non più lungo di 1,5 metri, anche una bottiglietta di acqua o uno spruzzino. «È fatto obbligo – si legge nell’ordinanza – di munirsi, durante l’accompagnamento dei cani, di apposite bottigliette, spruzzatori o altri contenitori d’acqua da versare all’occorrenza, senza aggiunta di sostanze chimiche o di detergenti e di riversare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato dalle deiezioni liquide prodotte dai cani ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o ad uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o ad uso pubblico, nonché sui mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via». L’ordinanza, inoltre precisa che «è fatto divieto assoluto di consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi e vetrine». Infine nei bar, ristoranti e pizzerie e relative pertinenze, l’accesso è subordinato alla volontà del gestore del locale stesso così come è vietato lasciare vagare i cani sulle aree pubbliche (parchi, giardini, aiuole, spiagge, nei letti dei torrenti e in qualsiasi area verde), nonché consentire agli stessi di uscire incustoditi dalla proprietà privata. L’ordinanza sarà portata in Conferenza dei sindaci per essere condivisa anche da altre amministrazioni.