L'iniziativa
giovedì 27 Ottobre, 2022
di Redazione
Rovereto in prima linea nella costruzione della rete dei Comuni italiani
Dopo la firma del protocollo con Matteo Ricci, sindaco della città di Pesaro, Francesco Valduga e la Vicesindaca Giulia Robol hanno incontrato Gianni Nuti, Sindaco di Aosta, per iniziare una collaborazione nell’ottica di costruire una rete tra i comuni medi-piccoli italiani per valorizzare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico. L’Italia non è solo Roma, Venezia o Milano. L’Italia è una costellazione di medi e piccoli comuni che custodiscono uno straordinario patrimonio culturale e artistico che va scoperto e valorizzato come crescita per l’intero territorio e motore di una economia diversa. Da questo presupposto sta nascendo una rete di collaborazione che vede il Comune di Rovereto in prima fila nel tessere relazioni destinate a rafforzarsi e a creare i presupposti per il rilancio di una economia che punta ad un turismo sostenibile, che porta i visitatori a scoprire le meraviglie culturali e paesaggistiche presenti nei diversi territori e che spesso non sono conosciute dal grande pubblico.
Dopo l’incontro con la Giunta di Pesaro, che ha visto il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga e il Sindaco Matteo Ricci firmare un protocollo per creare un legame attraverso la figura di Riccardo Zandonai, l’argomento è stato affrontato insieme al Sindaco di Aosta, Gianni Nuti.
«Quella che si sta creando è una sinergia che vuole innanzitutto promuovere un’idea di territorio diversa, dove i medi e piccoli comuni possono lavorare in sinergia rafforzando la propria identità e promuovendo in rete quelle peculiarità che li rendono unici – spiega il Sindaco Francesco Valduga – Insieme al Sindaco di Aosta abbiamo parlato di cosa unisce i nostri territori, geograficamente posti ai due vertici opposti dell’Italia, ma accomunati dall’essere terra di montagna e al contempo di cultura, luoghi di una convivenza pacifica tra culture e lingue diverse, custodi di una memoria antica. Lavorare insieme significa gettare le basi per una percezione diversa della territorialità, dove ciascuno promuove le proprie peculiarità per costruire una rete di scambio e collaborazione. Se i Comuni italiani di dimensioni paragonabili alla nostra città trovano la strategia per diventare promotori di un approccio diverso alla cultura, di un turismo sostenibile frutto di un progetto di valorizzazione delle risorse presenti e di uno scambio reciproco all’interno di una rete, allora possiamo diventare motore di una diversa economia capace di fare indotto attraverso il patrimonio culturale e paesaggistico meno conosciuto ai più».
«Già nell’incontro a Pesaro con il Sindaco Ricci, la scorsa primavera – ricorda la Vicesindaca Giulia Robol – abbiamo iniziato a parlare della possibilità di creare un sistema dei medi e piccoli comuni italiani. Dopo la firma del protocollo avvenuta nelle scorse settimane, abbiamo iniziato a ragionare sulla promozione di attività culturali che fungano da collante e rappresentino una reciproca vetrina. Insieme al Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, abbiamo già in programma iniziative che lo vedranno protagonista, nel suo ruolo di formatore, proprio a Rovereto, insieme alla Civica Musicale Zandonai e nel percorso con le scuole d’infanzia. Questa sua presenza è importante perché ci permette di immaginare forme di collaborazione istituzionali che possano fare da trait d’union tra le diverse realtà, nell’ambito della formazione, della promozione del territorio, nello sviluppo di temi culturali che permettano di fare da ponte tra città lontane che possono essere cassa di risonanza le une per le altre. Già oggi stiamo lavorando all’interno di Urbact, il progetto europeo per la promozione di politiche sostenibili, con Cuneo, Sestri Levante, Ferrara, Siena, Avellino e Corigliano Rossano, realtà con cui troviamo molte affinità e che certamente potranno essere coinvolte in questa rete».
A questo primo incontro con Pesaro e Aosta ne seguiranno altri, nei prossimi mesi, per concretizzare l’idea partita proprio da Ricci, che a Rovereto ha trovato terreno fertile, per continuare questo processo e realizzare ulteriori progetti concreti che creino relazione con altre città italiane.
Santa Messa di Natale
di Redazione
L'omelia dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi in cattedrale a Trento: «La parola può diventare feconda, costruire percorsi di pace, solo se si interfaccia e si fonde con la parola degli altri»