Cinema
lunedì 13 Marzo, 2023
Notte degli oscar, trionfa «Everything everywhere at once»
di Redazione
Sette statuette per il film che racconta un viaggio nel multiverso. Subito dietro «Niente di nuovo sul fronte occidentale»

È «Everything everywhere at once» il grande trionfatore della notte degli Oscar. Il film di Daniel Kwan e Daniel Scheinert ha vinto sette statuette: miglior film, miglior attrice (Michelle Yeoh), migliori registi e migliore sceneggiatura originale (a cura dei registi, miglior editing, miglior attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis) e miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan). La pellicola che racconta il «viaggio tra gli universi» di Evelyn Quan Wang, era arrivata alla cerimonia con undici nomination.
Il secondo film più premiato è un altro dei grandi favoriti della vigilia: «Niente di nuovo sul fronte occidentale», trasposizione su grande schermo del classico di Eric Maria Remarque, una denuncia contro tutte le guerre. Quattro i premi vinti: cinematografia, miglior film internazionale, set e colonna sonora.
Oscar per il miglior attore a Brendan Fraser, protagonista di «The Whale» di Darren Aronofsky, in cui interpreta, grazie a un imponente trucco e a una tuta prostetica, una persona obesa di 240 chili che cerca di trovare una riconciliazione all’ultimo con la propria figlia.
Premiato con i migliori effetti speciali un sequel che si è riveleto essere il film più visto del 2022: «Avatar: la via dell’acqua», di James Cameron, mentre il «Pinocchio» rivisto dagli occhi di Guillermo del Toro ha vinto il premio per il miglior film di animazione.
Il miglior documentario è «Navalny», film denuncia contro il regime di Putin, che racconta la vicenda che ha portato all’avvelenamento di uno dei principali oppositori del Cremlino: Alexander Navalny.
A bocca asciutta, infine, i film italiani: in gara c’era «Le Pupille» di Alice Rohrwacher tra i migliori corti, battuto da «An irish goodbye» di Tom Berkeley e Ross White.
A proposito di Irlanda, tra i grandi sconfitti c’è «Gli spiriti dell’isola», ambientato proprio sulle coste irlandesi. Il film di Martin McDonagh aveva ricevuto ben nove nomination, ma nessun oscar.
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