Elezioni 2023
venerdì 17 Marzo, 2023
di Donatello Baldo
Il via libera del sindaco di Trento Franco Ianeselli alla candidatura di Francesco Valduga, alla presidenza della Provincia per il centrosinistra alle prossime elezioni, è rimbalzata ieri sulle chat del Pd: «Ianeselli dice sì», e non è poco. Dopo l’incontro con il segretario dem Alessandro Dal Ri degli scorsi giorni, in cui si è pure parlato di un «piano B» che contemplava anche la possibile candidatura del sindaco di Trento, il silenzio su Valduga stava preoccupando. Con il placet di Palazzo Geremia, che conta molto, la strada di Valduga è in discesa, al netto dei «ni» e dei «no» delle forze minori della coalizione. Il nodo, fino a ieri, era però il Pd che non era per nulla compatto nemmeno nella maggioranza dello stesso Dal Ri. Molti i titubanti, a iniziare dai giovani del partito. E a proposito di giovani, Ianeselli aggiunge questo al via libera sul nome del sindaco di Rovereto per la leadership del centrosinistra: che sia circondato da figure giovani, che nelle liste non ci siano i soliti noti, ma sia presente una generazione che possa costruire anche una nuova classe dirigente.
L’altra notizia di ieri è la mossa della minoranza del partito, quella capeggiata da Alessandro Betta, e anche questa è rimbalzata sulla chat di partito. Ecco la notizia: la deputata ed ex consigliera Sara Ferrari come proposta di bandiera per la presidenza della Provincia.
Il famoso nome del Pd. Sembra però che la proposta rimanga una boutade: Sara Ferrari avrebbe già detto che «manco per idea», smarcandosi da una proposta che ha il sapore di una contrapposizione più che altro interna ai democratici.
E per quanto riguarda le questioni interne ai democratici, la terza notizia di ieri, il nuovo segretario del Partito democratico trentino Alessandro Dal Ri, eletto nell’ultimo congresso, ha chiamato il suo «rivale» Alessandro Betta, uscito sconfitto dalle primarie, con un’offerta, quella della vicesegretaria e due nomi per la segreteria.
Il bel gesto arriva a valle di uno scontro non da poco tra il nuovo gruppo dirigente e la minoranza interna che appoggia Alessandro Betta. Nell’ultima assemblea dem — la prima del nuovo corso di Dal Ri — si è deciso il nome per la presidenza del partito. Che Dal Ri ha lasciato alla mozione di Elly Schlein — in Trentino come a livello nazionale maggioritaria, quando i due candidati alla segreteria locale erano entrambi con Stefano Bonaccini — creando non pochi malumori. Betta voleva per sé quel posto, o per uno della sua parte.
Ora, per riappacificare un’assemblea che rischia di dividersi nell’anno elettorale, l’offerta irrinunciabile. Betta ha ringraziato, ma si è riservato una risposta a dopo l’incontro con i suoi sostenitori: «Quella di Dal Ri è sicuramente un’apertura importante e da considerare, ma mi devo ritrovare con i miei per un confronto. Posso anticipare che in segreteria non andrò certo io, ma semmai qualche nostro giovane o comunque qualcuno che possa portare una ventata di novità». Prima di decidere, Betta vorrà sentire cosa avrà da dire il segretario sulla linea politica e sull’organizzazione del partito nell’assemblea provinciale convocata per stasera: «Dopo l’elezione della presidente della settimana scorsa, si voterà ora la direzione. Poi come mozione ci incontreremo domenica e per la prossima settimana scioglieremo la riserva sulla vicesegretaria e sui due posti in segreteria».
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