francia
giovedì 23 Marzo, 2023
di Redazione
Emmanuel Macron non arretra. Mentre infuria la contestazione sulla riforma delle pensioni, adottata bypassando il Parlamento con l’applicazione dell’articolo 49.3 della Costituzione, parlando ieri in tv all’ora di pranzo in un’intervista a Tf1 e France 2, il presidente ha detto che la riforma non gli fa piacere ma è una «necessità», «non un lusso». «Il testo proseguirà il suo percorso democratico» e ora bisogna attendere che si esprima la Corte costituzionale, ma «bisogna che la riforma – che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni – entri in vigore da qui a fine anno», ha detto Macron, che ha ribadito la fiducia alla premier Elisabeth Borne rimarcando che «non c’è una maggioranza alternativa».
È il primo discorso pubblico di Macron dopo l’adozione definitiva della contestata riforma delle pensioni, conseguenza del fatto che lunedì il governo è sopravvissuto alle votazioni su due mozioni di sfiducia per soli 9 voti, cosa che ha fatto ancor più esplodere la rabbia nelle piazze del Paese. Ma Macron la vede così: Borne «ha detto al Parlamento: ‘Se avete una maggioranza alternativa, fatela parlare’ e lunedì è stato dimostrato che non c’era una maggioranza alternativa». Alla vigilia di una nuova giornata di mobilitazione nazionale, poi, l’inquilino dell’Eliseo ha condannato le violenze nelle manifestazioni. «I sindacati sono legittimati. Quando marciano, quando manifestano, si oppongono a questa riforma. Io li rispetto», ma «non tollereremo alcun eccesso» e «sta anche a noi, all’esecutivo, cercare di ascoltare la rabbia legittima, che non è violenza», le parole di Macron. Che ha poi chiesto dialogo a sindacati e partiti, ma ha martellato più volte sulla parola «necessità». «Pensa che mi faccia piacere» fare la riforma delle pensioni? «No», ma «questa è una riforma necessaria», ha detto il presidente francese, «scelgo l’interesse generale del Paese. E se dovrò assumermi l’impopolarità, me la addosserò».
Rabbia delle opposizioni e dei sindacati. Le parole di Macron esprimono «disprezzo per i milioni di persone che stanno manifestando», ha dichiarato il segretario generale della CGT, Philippe Martine. Mentre la presidente dei deputati di Les Republicains Mathilde Panot dice che «Macron vive in una realtà alternativa».
Intanto centinaia di manifestanti contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron hanno invaso i binari alla gare de Lyon, tra le principali stazioni ferroviarie di Parigi, da cui partono anche i treni per l’Italia.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra