uganda
venerdì 24 Marzo, 2023
di Sara Alouani
In Uganda appartenere alla comunità LGBTQ+ può costare la reclusione. I legislatori ugandesi hanno approvato una legge che prevede pene detentive fino a 10 anni per i reati legati alle relazioni omosessuali, rispondendo al sentimento popolare ma aumentando la pressione sulla comunità LGBTQ del Paese dell’Africa orientale. La legge è stata approvata, in tempo record, martedì in tarda serata in un’aula parlamentare gremita e dopo un appello nominale ordinato dallo speaker della Camera, che aveva ripetutamente avvertito che era necessario identificare coloro che avrebbero potuto opporsi alla legge. È stata sostenuta da quasi tutti i 389 legislatori presenti. «Congratulazioni», ha detto la presidente della Camera Anita Among. «Qualsiasi cosa stiamo facendo, la stiamo facendo per il popolo ugandese». Una versione precedente della legge, promulgata nel 2014, è stata annullata da un tribunale per motivi procedurali. Human Rights Watch ha descritto la legge come «una versione più grave» di quella del 2014, che aveva suscitato una diffusa preoccupazione a livello internazionale ed era stata annullata in seguito alle pressioni dei partner di sviluppo dell’Uganda. La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento, riporta la Bbc, includono l’ergastolo per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali. Inoltre, individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbtq+ o pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e letteratura a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. L’ultima parola spetterà al presidente Yoweri Museveni che potrà promulgare o meno il disegno di legge.
Frank Mugisha, leader del gruppo Lgbt Sexual Minorities Uganda, ha detto di essere preoccupato di diventare un senzatetto dopo l’approvazione di una legge anti-gay. «Sono preoccupato di essere sfrattato», ha affermato, condividendo la preoccupazione di molti membri della comunità. La nuova legge, che prevede la pena di morte per il reato di «omosessualità aggravata» e l’ergastolo per «omosessualità», rende impossibile alle persone Lgbt «vivere in questo paese e lavorare qui», racconta Mugisha.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra