I dati
martedì 28 Marzo, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Da un lato è stato approvato il bilancio 2023 dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), che prevede l’erogazione di 353mila visite quest’anno (tra prime visite e visite di controllo), in leggero aumento rispetto al 2022. Dall’altro lato, con una differente delibera, la giunta provinciale ha approvato la destinazione di risorse non programmate sul bilancio dello scorso anno, tra cui, oltre ai 14 milioni per i dispositivi di protezione e kit legati al Covid, anche 255mila euro per l’assistenza sanitaria garantita al concerto di Vasco Rossi.
I costi in più sul 2022
Si aggiunge un nuovo tassello, dunque, alla spesa sostenuta dalla Provincia per il mega evento musicale di maggio alla Music Arena di San Vincenzo. Solo per allestire l’area Piazza Dante aveva sborsato circa 4 milioni di euro. A questi si devono aggiungere 255mila euro per l’assistenza sanitaria. Nel corso della serata erano stati allestiti diversi presidi sanitari sia all’interno che nelle vicinanze della Music Arena. Trentino Emergenza aveva predisposto un piano ad hoc, tra posti letti in tenda, ambulanze e personale medico e infermieristico. Gli operatori sanitari erano pronti a gestire fino a 1.100 emergenze. A fine concerto, poi, per fortuna, su un totale di 120mila spettatori, solo 15 persone avevano avuto bisogno di cure ospedaliere.
In totale le risorse che non erano state programmate per il 2022 ammontano a 17 milioni e 196mila euro. A fare la parte del leone la pandemia. Sono stati infatti destinati 14 milioni e 600mila euro all’acquisto di «dispositivi di protezione
individuale, reagenti, kit di genotipizzazione e allo sviluppo dei sistemi informativi per
la sorveglianza epidemiologica e la strumentazione per la fase di allerta». Risorse messe a disposizione dal ministero della Salute, che ha riservato alla Provincia di Trento anche 1 milione e 800mila euro per il fabbisogno sanitario legato «alle
prime misure della fase interpandemica».
Il programma delle visite
Nell’ultima seduta, venerdì scorso, la giunta provinciale ha approvato anche il bilancio di previsione 2023 e quello pluriennale 2023-2025 dell’Azienda sanitaria. Nella delibera è dedicato un focus alla programmazione delle prestazioni monitorate dal Piano nazionale per il governo delle liste di attesa. In particolare, nel 2023 l’Apss prevede di erogare 134mila prime visite, più altre 157mila visite di controllo: in totale 291mila, in aumento di mille unità rispetto al 2022, ma in calo di 63mila unità rispetto al 2019. Le strutture private accreditate faranno capo a 51mila prime visite e 11.700 di controllo: in totale 62.700, in linea con il 2022 e in calo rispetto alle 68mila del 2019. Complessivamente, nel 2023, sono previste 353mila visite, tra pubblico e privato.
Sempre nel 2023, si calcolano 304mila prestazioni strumentali, tra radiologia e «altre prestazioni». Nello specifico: 50mila prestazioni dell’Apss in radiologia (più 500 sul 2022 e meno 9mila sul 2019), più altre 78mila delle strutture accreditate (in linea con il 2022 e in calo di 8mila rispetto al 2019); 115mila altre prestazioni da parte dell’Apss (più mille sul 2022 e meno 23mila sul 2019), più 61mila altre prestazioni delle strutture accreditate (in linea sia con il 2022 che con il 2019).
Salgono i costi per l’Apss
Nel 2023 per l’Azienda sanitaria i costi totali ammonteranno a 1 miliardo e 480 milioni (identica la stima dei ricavi: pareggio di bilancio), di cui 1 miliardo e 342 milioni a carico della Provincia. Prosegue dunque il trend di crescita della spesa sanitaria, legato all’aumento della popolazione e, soprattutto, del suo invecchiamento. Nel 2021 il costo totale dei livelli di assistenza — da quella distrettuale a quella ospedaliera — è stato di 1 miliardo e 432 milioni (il T del 9 marzo). Nel 2012 si attestava a 1 miliardo e 200 milioni: 232 milioni in meno.
Investimenti per 87 milioni
Il piano degli investimenti del 2023 ammonta invece a 87 milioni, tra cui le Case della comunità (7,5 milioni), gli Ospedali di comunità (2,8 milioni), le Centrali operative territoriali (573mila euro) e gli interventi di adeguamento sismico (2,5 milioni) previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
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