Il progetto
martedì 28 Marzo, 2023
di Sofia Farina
Fino alla fine di aprile sul territorio provinciale si terranno le «Conferenze dei giovani sul clima in Trentino», un progetto partito a febbraio, guidato dall’associazione «Viração&Jangada» e promosso dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) che intende stimolare la partecipazione dei giovani ai processi politici locali sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Due sono le modalità di partecipazione a questo percorso: le conferenze territoriali e le conferenze libere dei giovani sul clima, entrambe con il medesimo obiettivo: identificare dieci azioni di misura e di adattamento ai cambiamenti climatici da presentare alla politica e ai portatori di interesse.
Quattro conferenze territoriali
«Le conferenze territoriali si stanno svolgendo su quattro territori, che abbiamo identificato insieme all’Appa – spiega Paulo Lima, presidente di Viração&Jangada –: la Val di Ledro e Alto Garda, la Bassa Valsugana e Tesino, Trento, Rovereto e la Vallagarina».
La preparazione di queste conferenze è un percorso abbastanza impegnativo per i ragazzi e le ragazze, poiché comprende, per ognuna, dodici ore di lavoro per la formazione, per l’elaborazione delle strategie di adattamento e per la restituzione pubblica. Il carico di lavoro non ha però spaventato gli applicanti al progetto. «Abbiamo una media di venti giovani con età compresa tra i 13 e i 35 anni impegnati in ciascuno di questi percorsi», spiega Lima.
Le conferenze libere
«Tra gli organizzatori delle conferenze libere dei giovani ci sono gruppi giovanili, oratori, classi di studenti delle superiori, gruppi di studenti dell’università di Trento, gruppi scout – prosegue Lima –. Gli ambiti su cui focalizzare le attività sono scelti da loro stessi». Tra le tematiche identificate dai ragazzi e le ragazze troviamo: la crisi idrica, l’agricoltura sostenibile e le zone verdi urbane (proposte da alcune classi di Rovereto, della Vallagarina e di Trento), le difficoltà sociali della vita in alta montagna da parte di un gruppo della Valsugana, il turismo sostenibile da parte di un gruppo dell’Alto Garda.
I temi scelti
«Sono stati scelti dei temi caratteristici del territorio da parte di tutti i gruppi di lavoro – commenta il presidente di Viração&Jangada – che saranno poi approfonditi e per i quali verranno identificate le dieci raccomandazioni».
Le conferenze libere dei giovani sul clima sono invece state pensate per includere un numero maggiore di partecipanti, estendendosi anche al di fuori delle quattro aree identificate per le conferenze territoriali. Queste conferenze costituiscono dei percorsi auto-organizzati, che devono avere almeno cinque partecipanti e includere almeno due ore di attività.
Fino ad adesso si contano una ventina di conferenze libere, in programma con diverse modalità e coinvolgendo diversi soggetti. «Ci sono ad esempio le classi del liceo Maffei di Riva del Garda, dell’istituto Fontana di Rovereto e del liceo Marie Curie di Pergine che realizzeranno queste conferenze libere nel corso delle proprie assemblee di istituto. Ma avremo presto anche le proposte di alcuni capi scout, che ci hanno già manifestato il loro interesse rispetto a questo progetto».
Il termine per la consegna delle proposte per le conferenze libere è il 15 aprile, quindi l’intero calendario non è ancora stato definito.
La strategia provinciale
Il progetto delle conferenze libere sul clima nasce proprio dalla volontà di Appa di dare vita a un processo partecipativo concreto per permettere ai giovani di contribuire attivamente alla Strategia provinciale di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, grazie all’esperienza dell’associazione Viração&Jangada. L’associazione ha infatti già organizzato diverse iniziative di questo tipo, anche a livello internazionale, portando giovani trentini a partecipare alle conferenze internazionali dei giovani sul clima (le famose «Cop»). Nel 2021 ha promosso un percorso con una quarantina di giovani del territorio trentino che li ha portati a redigere un documento politico e a presentarlo alle diverse istituzioni e ai diversi portatori di interesse, aprendo con loro un dialogo.
Per quanto riguarda l’incidenza politica delle conferenze territoriali e delle conferenze libere sul clima, Lima è molto ottimista: «Stanno già venendo fuori delle azioni di adattamento che riguardano anche il processo di partecipazione dei ragazzi e delle ragazze – spiega –. Alcuni, ad esempio, stanno proponendo di istituire un tavolo di lavoro sull’adattamento ai cambiamenti climatici e sulla mitigazione che anche a livello provinciale includa la voce dei giovani. Siamo convinti che questo processo andrà ben oltre questa fase di ascolto che l’Appa sta promuovendo, proprio perché nella strategia che verrà consegnata saranno incluse tutte queste proposte». Incidenza politica che, sottolinea Lima, si spera possa essere osservata fin da subito anche a livello locale, facendo seguito alle proposte di inclusione dei giovani nei tavoli di lavoro anche all’interno delle realtà comunali.
«Ci auguriamo – conclude – che le istituzioni si assumano questa responsabilità, riconoscendo la validità di questo percorso e creando nuovi strumenti e meccanismi perché i ragazzi possano davvero prendere parte a questo ragionamento».
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