Bambini

mercoledì 5 Aprile, 2023

Partite reali diventano cartoni animati

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Il mondo dello sport e quello dell’animazione sono sempre più vicini. Per la prima volta, lo scorso 15 marzo, una partita di hockey su ghiaccio si è trasformata in un cartoon in tempo reale

Avete mai visto Space Jam, il film di animazione con il leggendario cestista Michael Jordan e l’altrettanto leggendario coniglio dei cartoni animati Bugs Bunny? In questo lungometraggio del 1996 Jordan viene letteralmente risucchiato nel mondo dei Looney Tunes per aiutare Bugs Bunny e i suoi amici a vincere una partita di pallacanestro. Girato con tecnica mista che consente a persone reali e personaggi di animazione di essere parte dello stesso mondo, il film ha permesso che un idolo sportivo dei bambini di allora diventasse il protagonista di un cartone animato! Sono passati trent’anni, ma l’idea di far incontrare il mondo dell’animazione con quello dello sport sembra ancora piacere ed anzi, grazie all’innovazione tecnologica e ai progressi nell’ambito dell’animazione digitale, ci sono stati degli esperimenti davvero interessanti. Per la prima volta infatti, il 15 marzo, una partita di hockey su ghiaccio della National Hockey League si è trasformata in un film di animazione in tempo reale. Proprio così, avete capito bene! Il match tra le squadre dei Washington Capitals e dei New York Rangers è stata trasmessa come di consueto in diretta da un tv americana sportiva ma nello stesso tempo è andata in onda anche su Disney Channel dove gli spettatori hanno potuto godere però di una visione completamente diversa. Mentre la partita si giocava normalmente al Madison Square Garden di New York i giocatori sullo schermo apparivano come i personaggi del cartone animato Disney Big City Greens. Allo stesso modo è stato creato uno stadio e un ambiente virtuale in 3d con tanto di spettatori e telecronisti anch’essi in versione animata. Ma come hanno fatto? Hanno sfruttato una tecnologia già utilizzata dalla National Hockey League: degli speciali sensori sono infatti inseriti nel disco e nelle divise dei giocatori allo scopo di fornire informazioni e dati sullo svolgimento della partita, sui movimenti e sulle prestazioni dei giocatori. Nonostante i chip indossati non potessero tracciare perfettamente i movimenti dei giocatori il risultato, a quanto pare, non è stato niente male: è sembrato infatti di assistere ad una partita disputata all’interno di un cartone animato (tanto più che l’arbitro aveva le sembianze di un pollo!) ma con la differenza che ogni azione della partita era assolutamente reale e si stava giocando in diretta. Si è trattato di una sorta di esperimento pensato per attirare l’attenzione dei più giovani su questo sport. Questa idea di utilizzare la tecnologia per inserire elementi di animazioni nella realtà non è una cosa del tutto nuova nel mondo sportivo americano. Ancora prima che nell’hockey, nel mondo del football americano si è voluto sperimentare l’incontro tra sport e cartoni animati proprio allo scopo di avvicinare bambini e giovani a questo sport rendendolo anche più comprensibile. All’interno di questo progetto alcune partite vengono trasmesse da Nickelodeon, un canale americano dedicato ai ragazzi, aggiungendo alle dirette alcune spiegazioni per chiarire la dinamica di certe azioni ed elementi di animazione per rendere il tutto più divertente. Per esempio: i giocatori appaiono talvolta con simpatici occhi da SpongeBob; i replay vengono mostrati attraverso personaggi animati; un gigante SpongeBob può apparire tra le traverse mentre i cronisti affermano: «Il calciatore non riesce a calciare la palla nella bocca di SpongeBob, la meta non va bene!». E ancora: ogni volta che un giocatore segna un touchdown due cannoni festeggiano sparando melma verde dai lati della endzone o «zona di melma» (come è soprannominata) e niente meno che Sheldon Cooper, comico personaggio della serie The Big Bang Theory, può apparire sopra la grafica del punteggio per spiegare alcune regole come per esempio una falsa partenza. Insomma un modo per seguire lo sport letteralmente… fantastico! Ti piace come idea o preferisci vedere lo sport così com’è?