Commercio

martedì 4 Aprile, 2023

Trento, a 5 mesi dalla chiusura riapre la gelateria al Ponte

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La gestiranno i titolari del ristorante Acquablu di Ravina

La primavera a Trento si preannuncia più dolce. Riapre oggi, martedì 4 aprile, dopo cinque mesi di lunga e sofferta chiusura, la storica Gelateria al Ponte in Corso 3 novembre 178, con una nuova gestione. Amatissima per l’ottimo gelato artigianale e la terrazza immersa nel verde dei giardini pubblici dedicati ai fratelli Bernardi, la Gelateria al Ponte è sempre stata, per tutti i trentini, molto più di una semplice gelateria. Un luogo d’incontro dove poter fare una passeggiata rilassante con il fruscìo del Fersina in sottofondo e il gusto del gelato ancora sulle labbra. Molto sofferta dunque la scelta di chiudere il 31 ottobre, sia per la città, sia per i gestori, che vi lasciano il cuore dopo 12 anni di attività. «Gestire 4 locali cominciava ad essere difficile», ha commentato al T Sonia Galvagni, ex titolare, insieme al marito Agostino Colazzo, della gelateria dal 2010 fino al 2022, e tuttora gestori del bar-pizzeria Ronchi di Mattarello. Un problema esacerbato dalla crisi del Covid, che ha dato inizio ad una «vera e propria crisi nella ricerca di personale. Riuscivamo a trovare dipendenti ma c’era poca stabilità, sempre un via vai di gente impossibile da gestire. Alcuni davano disponibilità per la stagione, altri magari solo per un mese», inoltre «C’era chi non voleva lavorare il fine settimana e chi non voleva fare le sere».
Intanto, nel limbo di questi 5 lunghi mesi, la gelateria è sempre rimasta nel cuore dei trentini. «Sfortunatamente, secondo il cartello sulla porta d’ingresso, questo posto è chiuso per sempre. Ci è piaciuto molto andarci, e speriamo che un nuovo bar e gelateria aprirà presto!», scriveva il 7 dicembre su Italiarecensioni. com un malinconico ma speranzoso User. Un desiderio finalmente esaudito con la riapertura di stasera 4 aprile, adesso che il testimone passerà alla gestione del ristorante Acquablu di Ravina, che l’ha presa in carico già a febbraio. Un’eredità non da poco.
Sorta negli anni Ottanta, passata in gestione dalla famiglia Martinelli e Villotti e poi a quella di Sonia e di Agostino, la gelateria ha saputo, con il tempo, ampliare la propria offerta, aggiungendo al menù centrifughe, spremute, colazioni, con il risultato di attirare una clientela sempre più numerosa e diversificata.
Il motivo della chiusura, precisavano infatti i due coniugi in un’intervista al T, «non ha nulla a che vedere con la carenza di domanda, anzi, i clienti sono sempre tantissimi e il lavoro è impegnativo. Proprio da qui nasce l’esigenza di passare il tempo con la famiglia». Ancora da vedere in che modo la nuova gestione si giocherà questa carta. Di certo l’attesa è tanta e saranno in molti a presentarsi già da oggi davanti alla gelateria per prendersi un buon gelato.