Sanità

martedì 4 Aprile, 2023

Arrivato a Trento uno dei nuovi elicotteri sanitari

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Sarà attivo da luglio. Intanto prosegue l'addestramento degli operatori in Baviera

È arrivato ieri a Trento uno dei due nuovi elicotteri sanitari. È atterrato in via Lidorno l’elicottero «I-CBAS», uno dei due nuovi mezzi con allestimento sanitario (HEMS) che dal prossimo luglio andranno a potenziare la dotazione di servizio del Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento.
Il mezzo, un Airbus H145 prodotto dalla Airbus Helicopters Deutschland GmbH, è arrivato all’aeroporto di Mattarello attorno a mezzogiorno e in questi giorni sarà sottoposto all’installazione dell’equipaggiamento interno sanitario, operazione che viene eseguita a di Helicopters Italia, azienda che funge da stazione di manutenzione per Airbus in Italia.
Una volta allestito, l’elicottero eseguirà dei voli prova e dei test. Nelle prossime settimane è atteso a Trento per le stesse operazioni di installazione anche il secondo mezzo sanitario Airbus, I-PBOE.

Entrambi i mezzi saranno operativi al servizio del nucleo elicotteri del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento e della comunità trentina a partire dal mese di luglio.
Continua intanto in Baviera l’addestramento del personale di volo e tecnico del Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, che sino a fine maggio sarà impegnato nel cosiddetto type rating, una specifica formazione per ogni tipo di elicottero, che sarà effettuato non più sugli elicotteri “trentini” ma su altri veicoli simili messi a disposizione di Airbus Helicopters.

Le marche di registrazione dei nuovi elicotteri sanitari, I-CBAS e I-PBOE, ricordiamo, si riferiscono alle cime Piz Boè e Campanile Basso e sono state scelte, assieme alla livrea dolomitica, per rafforzare ulteriormente il legame dei due mezzi con il territorio trentino. I due mezzi andranno affiancare l’attuale Agusta Aw 139, un mezzo più grande e più veloce che è rimasto solo dopo che il gemello venne danneggiato in maniera irreparabile nella caduto al lago Nambino, a Madonna di Campiglio.