L'assemblea

sabato 15 Aprile, 2023

Trento, la ripartenza della Sosat

di

La sezione operaia della Sat punta molto sui suoi fiori all’occhiello: la scuola Graffer e il coro

«La Sosat è una grande famiglia, siamo un’associazione che vive ancora questo calore». Queste le parole di Luciano Ferrari, presidente della Sosat, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione che, attraverso la passione e dedizione dei suoi volontari, da sempre incarna e trasmette l’amore per la montagna. Una famiglia che, sempre fedele ai propri valori, si è saputa tuttavia rinnovare in risposta alle sfide della pandemia e alle difficoltà logistiche e gestionali. Tra queste l’attività di restauro del palazzo Bertolazzi, reso possibile anche grazie al sostegno di Provincia e Cassa di Trento. Dal 6 aprile di quest’anno, Sosat è infatti entrata ufficialmente nel terzo settore in qualità di Aps (Associazione di Promozione sociale), un cambiamento che comporterà notevoli vantaggi non solo dal punto di vista fiscale ma anche in termini di autonomia gestionale. «La sezione si presenta oggi ben posizionata e organizzata anche per merito di una direzione eterogenea e impegnata con molte idee, ma anche dei soci e dei volontari», ha commentato il presidente, che ha ricordato con commozione i due ex presidenti da poco deceduti, Franco Baroni e Sergio Speranza. Tra gli obiettivi futuri, quello di valorizzare ulteriormente la scuola Graffer, dentro la Sosat dal 2018, che organizza ogni anno dai cinque ai sei corsi di formazione e aggiornamento sia per gli allievi che per l’organico, per un totale di circa 55 istruttori. La sezione trae però la sua linfa anche dal legame stretto con il coro, presieduto da Andrea Zanotti, che ha raccontato la difficile ripresa dopo il Covid: «Il coro ha patito molto durante il Covid, perché il nostro esercizio è quello di cantarci addosso a pochi centimetri di distanza. La ripresa è stata lenta, ma adesso siamo qua e in salute e abbiamo ripreso l’attività». Tra i momenti salienti dell’anno trascorso: «Un concerto a Mantova, poi quello per i 150 anni della Sat all’auditorium Santa Chiara e un altro a Parma per celebrare il ritorno del coro. Il concerto di Natale è poi diventato il concerto della città», ha aggiunto Zanotti. Tra le scommesse del coro, quella di conquistare l’estero, in particolare il mercato della Germania. Prossimo appuntamento il congresso della Sat del 29 aprile.