L'evento

domenica 16 Aprile, 2023

Piazza Fiera invasa dai motociclisti: in novemila alla benedizione

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Numeri oltre le attese. Il rito apre la stagione delle due ruote. La prima edizione nel 1999 alla basilica di San Lorenzo

«Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l’anima». Recita così un detto, a quanto pare anonimo, che inneggia alla motocicletta. E se c’è una cosa certa, in queste parole, è che corpo e anima sono gli assoluti protagonisti di questa domenica (16 aprile) che apre la stagione delle due ruote in Trentino. Alla benedizione delle moto hanno preso parte, secondo le stime del Moto Club, quasi 6.000 mezzi per circa 9.000 appassionati.

La prima benedizione nel 1999
Un rito che si ripete ormai da 25 anni e che unisce – appunto – corpo e anima in un appello (per chi crede) a Dio. Che non è sufficiente, sia chiaro, se non unito ad una buona dose di coscienza e prudenza. Ma queste sono cose che i motociclisti sanno bene.
Per tornare, invece, a quanto è accaduto oggi, l’intercessione divina all’avvio della stagione delle due ruote è un’idea del Moto Club Trento e che risale – ormai – ad un quarto di secolo fa.
La prima benedizione avvenne nel 1999, sul sagrato della basilica di San Lorenzo, in città e la impartì l’Arcivescovo di Trento Monsignor Luigi Bressan. Furono anni di pellegrinaggio per la cerimonia che traslocò più volte passando in piazza Dante, poi in piazza Duomo, tornando in piazza Dante per finire – da 12 anni a questa parte – in piazza Fiera. Monsignor Bressan si fece carico della celebrazione fino al 2008 quando il testimone, o meglio l’aspersorio, passò di mano al compianto parroco del quartiere di San Martino don Ettore Facchinelli che coltivava una grande passione per le due ruote. Poi, dal 2018, è stata la volta di don Daniele Laghi. Il giovane parroco di Brentonico, da sempre molto vicino al mondo dello sport, ha impartito quattro benedizioni di cui due in modalità totalmente nuove e uniche nel loro genere: erano gli anni del Covid e la fede e la preghiera sono passate per la prima volta in maniera massiccia attraverso la rete ed è stato così anche per le edizioni del 2020 e del 2021 della benedizione delle moto. I centauri l’hanno seguita e ricevuta sui propri telefonini o computer.

Numeri oltre le aspettative
E veniamo proprio a loro, agli amanti delle due ruote che oggi – in piazza Fiera – sono stati a migliaia. Sono arrivati quasi 6.000 mezzi. Secondo le stime del Moto Club Trento i centauri radunati in piazza Fiera sono arrivati a 9.000: se ne attendevano 7.000. Molti di loro, di ogni età e di provenienza anche extra provinciale e internazionale, hanno accolto vicino alle rispettive moto la benedizione impartita «a due voci» dal ritrovato arcivescovo emerito Luigi Bressan e da Don Daniele Laghi. Nelle loro parole l’invito a vivere l’amore per le due ruote anche come occasione di socializzazione, vicinanza e rispetto fra appassionati con i mezzi sempre più efficienti e sempre meno inquinanti che il settore propone. L’appuntamento per tutti era per le 10, mentre il momento della solenne benedizione era programmato per le 12.30. Al termine della celebrazione sono tornati tutti in sella e, lentamente, il fiume delle due o tre ruote è uscito dal cuore della città immettendosi obbligatoriamente su Largo Pigarelli. Il lunghissimo corteo «rombante» è stato scortato dalle divise in sella della polizia stradale, dei carabinieri e della polizia locale di Trento che non mancano mai, in questa occasione.

Tra moto e arte
L’appuntamento annuale è stato sempre suggellato da un’icona – ogni edizione un po’ diversa – della giornata. Il Moto Club Trento, a partire dal 2004, ha affidato all’abile mano di Luca Ruggeri – un artista fiorentino – il compito di creare una vignetta che suggellasse l’evento. Per questi 25 anni Ruggeri ha raggiunto Trento prendendo parte alla cerimonia. Ma questo quarto di secolo va celebrato doppiamente e da qui l’idea di coinvolgere anche un artista trentino della caratura di Fabio Vettori a cui affidare una seconda creazione grafica, com’è nel suo inconfondibile tema: le formiche.
La cadenza dei 5 lustri offre lo spunto al Moto Club Trento – che, va sottolineato, si avvicina ai 100 anni di storia (fondato nel 1925 con l’allora dicitura «Reale Moto Club d’Italia sede provinciale di Trento» ndr) – per ringraziare simbolicamente chi da sempre contribuisce alla buona riuscita dalla giornata. Al Comune di Trento, dunque, così come alle forze dell’ordine, al corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento, agli sponsor è stato consegnato un gadget ricordo per dire loro «grazie».
Una nuova stagione va aprendosi, alla ricerca di emozioni che solo un viaggio in moto può regalare. Equilibrio, aria e a volte anche velocità sì – quando è possibile – ma sempre ben attenti a vivere tutto come una parentesi di vita e così, per chiudere con un’altra citazione, «quando si appoggerà il cavalletto sarà come mettere quel sogno in un cassetto».