La tragedia di Caldes
domenica 16 Aprile, 2023
di Margherita Montanari
Proseguono le ricerche dell’orsa Jj4 sul monte Peller, nella zona di Dimaro, dove l’esemplare femmina che ha aggredito e ucciso Andrea Papi, runner di 26 anni, è stata avvistata dai forestali negli ultimi giorni. Per la cattura sono state installate due trappole a tubo. Avanza l’ipotesi che l’orsa sia accompagnata dai cuccioli.
L’esca
Il decreto del presidente del Tar di Trento, venerdì 14 aprile, ha sospeso temporaneamente l’abbattimento del plantigrado responsabile dell’attacco mortale di Caldes. Ma non la sua cattura. Per intercettare l’animale, gli operatori del corpo forestale della Provincia hanno collocato due postazioni con trappole a tubo contenenti un’esca alimentare olfattiva. Metterne di più, in un’area in cui sono presenti almeno altri 20 esemplari, sarebbe problematico. Si aumenterebbe la probabilità di far cadere nella trappola altri orsi, che andrebbero successivamente rimessi in libertà, rallentando quindi le operazioni focalizzate su Jj4. Al tempo stesso si esporrebbero i forestali a maggiori rischi. Sarebbe altrettanto rischioso tentare la cattura con il lancio dei dardi anestetici: lo spara-siringhe, infatti, ha una gittata massima di 15 metri. Le operazioni, inoltre, si svolgono di notte, quando gli spostamenti sono più frequenti.
L’ipotesi dei cuccioli
Gli operatori sono riusciti a stabilire un contatto visivo e stanno ora monitorando i suoi spostamenti con il binocolo e le impronte lasciate sul manto nevoso. Il plantigrado continua ad aggirarsi sopra l’abitato di Dimaro, sul monte Peller, in val di Sole. Ancora non è stato definito se l’esemplare di 17 anni si muova da sola o se sia accompagnata, ma avanza l’ipotesi che in sua compagnia ci siano dei cuccioli. L’ultima cucciolata dell’orsa risale a gennaio 2022. Dal punto di vista delle operazioni non cambierebbe nulla. In caso di cattura l’orsa sarà trasferita al recinto del centro faunistico del Casteller, Trento sud.
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