Il paese «senza sindaco»

mercoledì 19 Aprile, 2023

Elezioni a Lona – Lases: la lista di Borgomeo trova dieci candidati e 23 sostenitori

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Si voterà il 21 maggio. Ma nel centro della val di Cembra cresce la fronda dei contrari

Una lista, dieci candidati e 23 sostenitori. Si è chiuso così il primo match per le elezioni comunali di Lona-Lases. Per vincere il campionato, da qui a domenica 21 maggio (data fissata per l’appuntamento alle urne) la lista dell’ex poliziotto (ora candidato sindaco) Pasquale Borgomeo dovrà portare ai seggi almeno 310 cittadini del Comune cembrano finito al centro del processo Perfido sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel settore del porfido.

Dopo tre tornate elettorali consecutive andate deserte per mancanza di candidati (nel 2021 il 10 ottobre e nel 2022 il 29 maggio e il 13 novembre) e una vicenda che è divenuta un caso finendo sui principali quotidiani nazionali, il solo fatto che finalmente ci sia una lista («Insieme per Lona-Lases») è considerato dall’attuale commissario Alberto Francini e dal candidato sindaco Borgomeo un successo.

Il progetto è sostenuto anche dall’ultimo sindaco democraticamente eletto: Manuel Ferrari, dimessosi il 27 maggio 2021 ad appena otto mesi dalla sua elezione. «Il progetto mi piace, penso sia una buona via di mezzo tra l’attuale commissariamento e un Consiglio comunale normale che in questo momento non può esistere», spiega. Ferrari era presente venerdì sera alla riunione convocata da Francini con il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, il consigliere provinciale e capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Cia e il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher. L’ex sindaco è convinto che Lona-Lases abbia «problemi che nessun altro Comune trentino si trova ad affrontare: un arretrato amministrativo mostruoso che con l’attuale organico (cinque persone tra cui il segretario comunale, un geometra e un tecnico contabile, ndr) è impossibile da smaltire. Basti pensare al Piano economico forestale, scaduto dal 2018 e mai aggiornato, con la conseguenza che il Comune, proprietario di 550 ettari di bosco infestato dal bostrico, non può tagliare le proprie piante malate». Come detto, a sostenere il progetto di Francini e Borgomeo ci sono anche le istituzioni provinciali. «Finalmente tutte le forze politiche, a esclusione dei Cinquestelle che hanno una posizione diversa, hanno appoggiato la candidatura di Borgomeo», ha spiegato sabato a «Il T» Francini.

Come tuttavia si sia arrivati all’incontro di venerdì sera ancora non è chiaro. «Onestamente a me nessuno ha mai chiesto se volessi appoggiare questa candidatura – replica il consigliere provinciale pentastellato Alex Marini –. Negli scorsi mesi il Coordinamento lavoro porfido (Clp) aveva invitato tutte le forze politiche a recarsi a Lona-Lases e il presidente Kaswalder si era fatto promotore di questo appello. Poi però non se n’è più saputo nulla e adesso scopro che hanno tramato nell’ombra per presentare questa lista». Il riferimento è all’incontro tra i capigruppo e il Clp tenutosi il 18 gennaio a Trento. E proprio dal Clp arriva in queste ore un duro attacco tanto a Francini quanto a Borgomeo. «L’unico obiettivo dichiarato dai candidati è formare un governo di transizione per riportare alla democrazia il paese, ma una lista imposta dall’alto con persone da fuori che negli ultimi quarant’anni mai ho visto partecipare a un incontro pubblico o a un dibattito su Lona-Lases di democratico ha ben poco – accusa il portavoce del Clp Walter Ferrari –. Hanno dichiarato che questo passaggio è fondamentale per tornare alla normalità perché la gente ha paura, ma non hanno mai detto di che cosa ha paura e perché non ci sia una situazione di normalità. Se, come dicono loro, non c’erano le condizioni per un’elezione normale, bisognava allora nominare una commissione d’accesso dell’antimafia e fare chiarezza una volta per tutte».