Ambiente

sabato 22 Aprile, 2023

È la Giornata della Terra. Coldiretti: «6 italiani su 10 zappano la terra»

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Per l'occasione, Coldiretti ha condiviso uno speciale decalogo per appassionati e aspiranti con i consigli per un orto perfetto

È il 22 aprile, una data in cui, da cinquant’anni, viene celebrata la Giornata Mondiale della Terra. In occasione di questa speciale ricorrenza, Coldiretti/Ixè ha svelato i dati di un’interessante indagine che coinvolgono proprio l’elemento «principe» delle celebrazioni: la terra. Quella lavorata da uomini e donne, spinti dalla voglia di trascorrere più tempo all’aperto ma anche di avere un rapporto diretto con la natura. Secondo l’indagine 6 italiani su 10, circa il 62%, coltivano frutta, verdura o erbe aromatiche in giardini, terrazzi e orti urbani.

Tra i patiti del pollice verde, poco più del 50% delle persone utilizza il giardino o l’orto di casa, il 32% sfrutta invece il balcone o la terrazza; spicca un 15% che si arrangia con il davanzale delle finestre, mentre il resto ricorre a piccoli appezzamenti.

Cambiano gli anni e le abitudini, così come le esigenze. In passato la gente sceglieva di coltivare l’orto per motivi economici, mentre la tendenza recente vede anche la voglia delle persone di voler trascorrere più tempo all’aperto a contatto con la natura e il piacere di offrire alla propria famiglia e agli amici i prodotti freschi che sono il frutto del proprio lavoro.

Il verde privato, i giardini, i balconi, vengono così utilizzati per diventare orti «fai da te» di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza.

C’è poi anche chi, per passione, ha a disposizione almeno un ettaro di terreno a uso familiare. «Si tratta in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato – spiega Coldiretti -. Ma ci sono anche tanti che hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attività produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli».

Da non tralasciare l’aspetto degli orti urbani, opportunità messa a disposizione dagli enti locali che da nord a sud dell’Italia. In quasi 3 capoluoghi di provincia su 4 (73%) secondo l’analisi della Coldiretti sugli ultimi dati Istat che evidenzia la presenza di ben 2,17 milioni di metri quadrati destinati ad orti urbani in queste realtà. I comuni di Bologna con 165mila metri quadrati, di Parma con 142mila metri quadrati e Verona con 137mila metri quadrati salgono sul podio dei più virtuosi.

In Trentino, nelle valli principalmente, non è infrequente vedere distese di orti, anche non vicini alle case. L’abitudine di avere un «pezzo di terra dove coltivare i propri ortaggi» è un vero e proprio carattere identitario.

«La passione – ribatte Coldiretti – si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione».
Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto «ecologico» per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi, sono molte le opportunità per i coltivatori fai da te.

Realizzare ha un costo relativamente contenuto. Basti pensare che per realizzarne uno «tradizionale» in giardino il costo si aggira intorno ai 300 euro per 20 metri quadrati tra terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.

Dieci buoni consigli di Coldiretti

In occasione della Giornata della Terra, Coldiretti ha condiviso uno speciale decalogo per appassionati e aspiranti con i consigli per un orto perfetto:

1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.

2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine.

3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. È possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare, etc.) ed al contenuto in cloro.

8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto);

9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. È preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.

10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 300 euro per uno spazio di 20 metri quadrati «chiavi in mano».