music arena
domenica 23 Aprile, 2023
di Donatello Baldo
Dopo Vasco, niente. Nulla, nessun altro concerto e così l’area di San Vincenzo a Mattarello rimane solo una grande spianata che tornerà buona tuttalpiù per la festa della birra. Gianni Morandi, Gianna Nannini, Ramazzotti, Tananai o Mr Rain? Nemmeno l’ombra. Nell’estate elettorale suoneranno altrove. L’idea di Fugatti, quella di trasformare la Music Arena in un parco per l’intrattenimento estivo con un cartellone di cinque o sei concerti di nomi nazionali e internazionali, si è scontrata con la realtà: la Show Time, società che gestisce artisti di fama e che aveva presentato alla Provincia una proposta di fattibilità, ha gettato la spugna. I tempi per la realizzazione del calendario di eventi non c’è più. Non per quest’anno: «Non è colpa di nessuno — dicono subito gli organizzatori, Roland Barbacovi della ShowTime e Alessandro Raffaelli di Radio Italia Anni Settanta — la questione è quella della differenza di velocità del privato rispetto a quello del pubblico. Ma siamo a disposizione per la programmazione 2024-2025, ovviamente partendo per tempo, già a settembre, altrimenti non si ci sta dentro».
Hanno fatto le corse, ma poi gli intoppi hanno bloccato tutto: «Eravamo già al limite, anche il bando è arrivato in ritardo. E poi c’è stato lo stop del Santa Chiara». Un «incidente di percorso» che sembra aver fatto tramontare anche la speranza: «Non è possibile esporsi economicamente senza copertura, non potevamo fermare gli artisti senza certezze economiche. Le penali poi sono altissime». Lo stop del Santa Chiara a cui alludono gli organizzatori è il voto di astensione della consigliera di centrodestra Sandra Matuella — nel cda dell’Ente strumentale della Provincia — alla collaborazione del centro culturale nell’organizzazione degli eventi estivi, una collaborazione da 250 milioni. Senza il sì di Matuella la votazione è stata un pareggio: da una parte il presidente Sergio Divina e l’altro consigliere di centrodestra Daniele Lazzeri, e dall’altra parte i due consiglieri di minoranza — rappresentanti dei Comuni di Trento e Rovereto — Sara Zanatta e Maurizio Cau. Una polemica tutta interna al centrodestra, una spaccatura politica che qualcuno ha addirittura letta come una stilettata diretta al governatore. Uno scivolone che in qualche modo è stato recuperato successivamente, con un secondo voto nel cda del Santa Chiara che ha visto l’approvazione della collaborazione grazie al voto favorevole di uno degli esponenti della minoranza: Sandra Mautuella, nella seconda convocazione, risultava assente.
Al netto di questa vicenda, di concerti estivi non ce ne sarà nemmeno uno, non con l’organizzazione della ShowTime: «Dobbiamo però dire che con Provincia e Santa Chiara si è instaurato un rapporto molto costruttivo e soprattutto da parte della Provincia c’era tutta la volontà di concretizzare. Purtroppo i tempi si sono dilatati». Ora sarà difficile correre ai ripari, e da solo il Santa Chiara non riuscirebbe a gestire da solo un calendario di eventi per l’intera estate con migliaia di spettatori. Ed è quasi impossibile inserirsi a fine aprile nei tour degli artisti, perlomeno di quelli di calibro.
L’epilogo di tutta la faccenda rischia ora di provocare nuove polemiche politiche. Dalle parti di Palazzo Geremia c’è già chi dice «avevamo ragione noi»: «Quell’area è fuori scala rispetto alle esigenze dell’intrattenimento trentino, un’area enorme che rimarrà lì ferma ancora per molto».
Il concertone di Vasco Rossi, ineguagliabile per numeri — erano 120 mila gli spettatori — doveva essere l’evento inaugurale per un’area battezzata Music Arena che avrebbe dovuto prendere il volo, secondo le intenzioni della Provincia. «Organizzeremo cinque o sei concerti tra giugno e settembre — diceva solo pochi giorni fa il governatore Fugatti — eventi con artisti italiani e forse con una star internazionale. Numeri minori rispetto a Vasco, ma comunque importanti». Era partito anche il toto-nomi sugli artisti nel possibile cartellone. Si era ipotizzata la presenza di Ramazzotti, Morandi, gli evergreen della musica italiana, ma anche delle «nuove proposte» come Tananai e Mr Rain, passando per Blanco e Mahmood. Senza organizzazione, senza più una società che si occupi di eventi musicali, senza il tempo per «fermare» gli artisti, nell’area San Vincenzo non ci sarà nulla. Uno spazio spropostitato solo per la festa della birra.
il caso
di Redazione
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