L'intervista
giovedì 27 Aprile, 2023
Le figlie di Giannantonio Manci: “La Russa, destra che non ci piace. Capimmo chi era papà quando arrivò Parri”
di Alberto Folgheraiter
Il simbolo della Resistenza trentina si tolse la vita nella sede della Gestapo a Bolzano nel 1944

No, un busto nel famedio cittadino non l’hanno ancora collocato. Ma che il loro papà fosse una persona speciale, le tre sorelle Manci lo percepirono nel 1954. A dieci anni dalla tragica fine del conte Gianantonio Manci, a Trento venne Ferruccio Parri (1890-1981). Il primo presidente del consiglio dei ministri, dopo la Liberazione dai nazifascisti, già capo partigiano, tenne un comizio in piazza Italia (oggi Cesare Battisti), per rendere onore al «martire» dei nazisti.
«Fu in quella occasione che percepimmo in modo intenso di aver avuto, ma lo sapevamo già, un genitore straordinario».
Anna Maria e Giovanna, contesse Manci, non conobbero mai il papà. Quando Gianantonio Manci morì, il 6 luglio 1944, gett...
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