Il Comitato
venerdì 28 Aprile, 2023
di Benedetta Centin
Spray antiaggressione di cui dotare i forestali e «interlocuzioni, anche diplomatiche, da avviare, per vagliare un eventuale ricollocamento dei plantigradi». Queste le parole del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ieri, in merito all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla deputata trentina di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi, oltre che da Alessandro Urzì e da Andrea de Bertoldi sulla gestione degli orsi in Trentino. Al question time alla Camera Pichetto Fratin ha ricordato come il ministero dell’Ambiente «ha prontamente attivato un tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino, presieduto dal sottosegretario Claudio Barbaro, al fine di garantire, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, tutte le opportune soluzioni sulla convivenza tra fauna selvatica e uomo». Il ministro ha dettato anche dei tempi: «Durante il tavolo tecnico è stata individuata la prima decade di maggio per una ricognizione normativa nazionale e comunitaria, per poi proporre alle varie autorità competenti le misure relative agli orsi in sovrannumero». In particolare «la task-force del Mase – ha continuato il ministro – in accordo con le indicazioni delle associazioni, elaborerà un piano strategico per la gestione dei plantigradi e in generale la convivenza con gli animali con valutazioni scientifiche, in conformità al quadro normativo vigente che riconosce all’orso una protezione particolare in base alla direttiva habitat». Di qui le «interlocuzioni» per «un eventuale ricollocamento dei plantigradi». Quanto alla «richiesta di dotare gli operatori di pubblica sicurezza, come avviene in altri Paesi, di dispositivi di difesa come spray antiaggressione a principio attivo naturale», Pichetto Fratin ha fatto sapere «il Ministero e Ispra hanno espresso parere favorevole per il personale con compiti di sorveglianza in aree di presenza di orsi. Abbiamo avviato un confronto per l’adozione del regolamento». E, ancora: «Il confronto instaurato con il tavolo tecnico consentirà di adottare con tempestività ogni efficace misura per garantire l’incolumità di tutti i cittadini e la convivenza con gli animali selvatici».
Via alla raccolta fondi in Rete
Intanto ieri sorella, fidanzata e amici del runner ucciso il 5 aprile scorso a Caldes dall’orso Jj4, hanno aperto una raccolta fondi in Rete. Sulla piattaforma online «Gofundme». Una delle iniziative, questa, del comitato «Insieme per Andrea Papi» presieduto da Pierantonio Cristoforetti, già sindaco di Malè. Aperta anche una pagina Facebook dedicata. «Siamo commossi, non ci aspettavamo un simile riscontro, sono stati in tanti a chiamarmi da più parti per sapere come poter contribuire alla raccolta fondi» fa sapere l’ex primo cittadino in merito al crowdfunding voluto, come scrivono gli amici, «Per ricordare il nostro amico Andrea e non rendere inutile il suo sacrificio». Il messaggio è chiaro: «Aiuta la famiglia Papi e il nostro comitato a dare giustizia ad Andrea e a rendere nuovamente sicura la nostra montagna, con una ragionevole e regolata convivenza con la popolazione animale esistente». C’è chi ha donato 8 euro, chi 150. Nelle prime dieci ore sono stati più di 150 coloro che hanno offerto un contributo alla causa, sforando già il muro degli 8 mila euro (obiettivo arrivare a 20 mila). «Siamo una bella comunità» il commento della sorella di Andrea, Laura Papi, in risposta alle tante donazioni segno di vicinanza.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà