Scelte
sabato 29 Aprile, 2023
di Donatello Baldo
Loro sono a disposizione, pronti a candidarsi tra le fila di Fratelli d’Italia, portando al partito il loro pacchetto di voti e sperando di spuntarla nelle preferenze per ottenere un seggio in Consiglio provinciale. Amministratori, ex sindaci, ex assessori, quella che si definisce «classe politica», che sa muoversi tra i palazzi e sa leggere una delibera scritta in burocratese. Merce rara, soprattutto per una forza come Fratelli d’Italia passata nel giro di pochissimo tempo dallo zero-virgola a primo partito che, verosimilmente, riuscirà ad eleggere un buon numero di consiglieri. Per aver consiglieri all’altezza, servono candidati all’altezza, e per questo a Carlo Daldoss e Cristian Girardi sono i benvenuti.
Disponibili, ma a due condizioni
L’ex assessore «tecnico» della giunta di Ugo Rossi e l’attuale sindaco di Mezzolombardo sono tra i capofila di una pattuglia di amministratori che la prossima settimana scenderà a Roma per incontrare Giovanni Donzelli, il responsabile organizzativo del partito di Giorgia Meloni. Si faranno avanti, si diranno pronti a mettersi in gioco. Ma a una condizione: che Fratelli d’Italia sia in coalizione con tutto il centrodestra, e non pensi nemmeno lontanamente a correre in solitaria, e che il candidato presidente sia il governatore uscente Maurizio Fugatti, con il conseguente passo indietro della candidata di bandiera Francesca Gerosa.
Il pontiere Andrea de Bertoldi
Senza voler mai apparire, anche per non contrastare la linea del commissario trentino Alessandro Urzì, sembra che a favorire l’incontro al vertice del partito degli amministratori locali sia stato il deputato del collegio di Trento Andrea de Bertoldi. E un non meglio precisato «esponente trentino del mondo economico», un tecnico di area che avrebbe promosso l’avvicinamento. Una mossa, quindi, che si pone lateralmente alla linea ufficiale del partito. Urzì, infatti, non arretra dal braccio di ferro con la Lega, e sulla candidatura di Gerosa non molla. Una prova di forza che però, viste le ultime polemiche interne a Fratelli d’Italia e da ultimo l’avvicinamento degli amministratori pro-Fugatti, sembra sempre più indebolita. L’incontro, nelle intenzioni dei promotori, oltre ad accreditare nuove «leve» importanti per consensi, ma anche per competenze servirebbe anche per sbloccare la situazione. Per far capire a Roma, quindi, che una soluzione sulla leadership del centrodestra va trovata a breve, con un passo di lato di Francesca Gerosa in favore del governatore uscente.
Daldoss, l’ex civico
La notizia dell’avvicinamento dell’ex assessore a Fratelli d’Italia ha sollevato non poca sorpresa. Si credeva potesse avvicinarsi semmai alla lista del Presidente affidata ad Achille Spinelli, ma la sua cultura di provenienza faceva escludere un impegno a destra. Quando entrò nella giunta Rossi, nel 2013, aveva l’orecchino e indossava una collana etnica di legno, un look molto «alternativo». E, sopratutto, sembrava ormai fuori dall’agone politico, dopo la sua esperienza amministrativa e dopo la débâcle del 2018. In quell’estate era infatti spinto dalla componente civica – c’erano con lui anche Valduga, Oss Emer e addirittura Mattia Gottardi – a negoziare con il centrosinistra per un ingresso in coalizione. Venne poi lasciato da solo, provando a correre in solitaria, accorgendosi però poco dopo che non aveva alcun seguito.
Girardi, l’ «erede» di Borga
A Roma, la prossima settimana, scenderà anche il sindaco di Mezzolombardo Cristian Girardi. Uno dei tanti sindaci che a ottobre tenterà l’elezione in consiglio provinciale, ma anche «il» sindaco che porta con sé un patrimonio di preferenze e di «valori» che derivano direttamente dal defunto consigliere provinciale Rodolfo Borga, scomparso nel 2019 e anima storica della Civica trentina, esponente della destra rotaliana che su Girardi aveva puntato le sue carte. Una candidatura che porterebbe in Fratelli d’Italia un valore aggiunto impossibile da ignorare.
Il centrodestra osserva
Le altre forze del centrodestra che hanno già scelto Fugatti come leader e candidato presidente seguono passo passo l’evoluzione di quanto accade all’interno di Fratelli d’Italia, e ieri sono state informate di questi movimenti. Apprezzandoli, proprio perché andrebbero a sostenere quell’unità della coalizione sul nome del governatore uscente che farebbe rientrare, se andassero in porto, divisioni e fibrillazioni.
il caso
di Redazione
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