Condanna e vicinanza
domenica 30 Aprile, 2023
di Adele Oriana Orlando
È una domenica di fuoco, quella del 30 aprile, in provincia di Trento. Circa 150 gli attivisti si sono uniti in un sit-in organizzato in piazza Conciliazione a Sabbionara, frazione di Avio contro le intenzioni e decisioni sugli orsi di Maurizio Fugatti e lo stesso presidente della PaT. Nella piazza tenuta sgombra anche dalle auto e presidiata dalle forze dell’ordine, come dall’ordinanza emessa dal questore Maurizio Improta, striscioni, pupazzi a forma di orso e urla contro il presidente.
La presa di distanza di Oipa
Da Oipa, però, nella giornata di domenica, nella nota su M62, il plantigrado nella lista degli orsi che Fugatti voleva abbattere, trovato senza vita, c’è – nero su bianco – una presa di distanza da questa manifestazione. «Oipa Trento fa sapere che non parteciperà ritenendo che sit-in, proteste e dimostrazioni di dissenso nei confronti della gestione della fauna selvatica condotta dal presidente e dalla sua Giunta vadano organizzate davanti alle opportune sedi, non mescolando la vita privata a quella politica dei rappresentanti istituzionali» si legge nella nota.
Il vicepresidente Paccher: «Diritto di manifestare così degrada in inciviltà»
Non tardano ad arrivare i messaggi di vicinanza al presidente Fugatti. «Quando il diritto di manifestare degrada a vera e propria inciviltà – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher -. Non trovo altro modo per definire il ritrovo di oggi (30 aprile ndr) di un gruppo di pseudo ambientalisti a casa del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, a Sabbionara di Avio. A lui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà per il fatto che vengano coinvolti la sua famiglia e gli abitanti del suo paese: il tutto per una manifestazione di quanti si sono distinti per aver oltraggiato in più casi la memoria del giovane della valle di Sole rimasto vittima dell’orsa e messi in luce per voler difendere oltre ogni logica un predatore che più volte ha attaccato l’uomo. Se i trentini hanno in stragrande maggioranza compreso bene la situazione, questi contestatori del fine settimana, venuti da fuori, hanno fatto e continuano a fare spregio delle regole base dell’educazione e della convivenza. Con l’orso, temiamo, assurto a motivo in più per alcuni tra loro per essere schierati a prescindere contro le istituzioni ed il vivere civile».
Cattoi (Lega): «Atto di squadrismo»
La solidarietà al presidente è arrivata anche dalla deputata trentina della Lega Vanessa Cattoi, che ha definito la manifestazione un: «atto di squadrismo, rivolto non solo al rappresentante dell’istituzione ma al libero cittadino e ai suoi familiari. La contestazione non può trasformarsi in minaccia, non si può passare questo segno. Auspichiamo che si riporti il confronto nel solco della dialettica civile e una ferma condanna da parte di ogni forza politica di un atteggiamento lontano anni luce dalla democrazia».
Solidarietà anche dalla cooperazione trentina
La cooperazione trentina esprime tutta la sua solidarietà al presidente della Provincia per la manifestazione di domenica, davanti alla sua abitazione.
«Comunque la si pensi, il normale dibattito democratico deve svolgersi in maniera civile entro il perimetro delle istituzioni che gli amministratori rappresentano. L’iniziativa di oggi, incivile e non giustificabile a prescindere dai contenuti della protesta, lede la sacrosanta sfera privata che il presidente Fugatti – così come ogni pubblico amministratore – ha diritto venga tutelata, per se e i suoi familiari» ha affermato il presidente della Federazione, Roberto Simoni.