politica

sabato 6 Maggio, 2023

Bilancio, depositato ieri l’emendamento della giunta da 300 milioni. È subito valanga ostruzionistica

di

Le opposizioni hanno già preannunciato che sarà redatta una mole di emendamenti da capogiro: un numero che potrebbe raggiungere le 15 mila unità e che potrebbero impegnare l’Aula per diversi giorni

È stato depositato ieri all’ultimo minuto l’emendamento della giunta che contiene in sé tutta la variazione di bilancio che andrà in discussione in Consiglio provinciale dalla prossima settimana. Si tratta di 318 milioni di euro che andranno a rimpinguare il bilancio in corso, ricavati in toto dall’avanzo di amministrazione. Avanzo che solitamente veniva utilizzato in sede di assestamento di bilancio, che sarà però in discussione tra due mesi, a luglio. Le opposizioni hanno già preannunciato l’ostruzionismo, che sarà attuato con una mole di emendamenti da capogiro: si parla di un numero che potrebbe raggiungere le 15 mila unità, impegnando così la maggioranza a una maratona di votazioni dell’ordine di una decina di giorni: «Ci è stata scippata la discussione. Con l’escamotage dell’emendamento, la giunta ha evitato il confronto con le minoranze».
«Gli investimenti sono centrali per lo sviluppo del Trentino e danno una spinta in più all’economia, sia nei momenti di crescita che di contrazione», questo il commento di ieri del governatore Maurizio Fugatti sulla manovra che andrà in Aula. Che tira dritto davanti alle obiezioni dell’opposizione: «Ci sono sempre queste polemiche, è normale dialettica». Torna sulla variazione di bilancio Fugatti, ottimista: «Con questa manovra da 318 milioni la giunta provinciale ha garantito una particolare attenzione agli investimenti, riservando ad essi 200 milioni, se si contano gli ulteriori 50 milioni per i progetti finanziati a debito, proprio per gli investimenti».
Il governatore spiega che «tutto ciò è stato reso possibile grazie alle risorse dell’avanzo del 2022 della Provincia e dunque grazie al buon andamento dell’economia». E quindi del gettito, «soprattutto negli ultimi mesi dell’anno scorso, un risultato che fra l’altro ha smentito alcune previsioni negative». Fugatti spiega poi che «ulteriori ragionamenti sul bilancio proseguiranno in vista dell’assestamento previsto a luglio», per il quale si conferma che «tra le priorità che prenderemo in considerazione ci sarà il sostegno alle famiglie in relazione al caro-vita».
Ma utilizzati tutto l’avanzo per questa variazione di bilancio, ci si chiede cosa sarà poi disponibile in sede di assestamento, un passaggio che non viene assolto con un emendamento ma che prevede passaggi di controllo e di confronto attraverso l’iter delle commissioni consiliari. «Ci saranno altre risorse derivanti dal buon andamento economico, i famisi nove decimi riconosciuti dalla Stato al Trentino sulle imposte», spiega la Provincia. Che azzarda anche una previsione, seppur da prendere con le pinze: «Si potrebbe arrivare a una ulteriore disponibilità di una cinquantina di milioni di euro». A cui aggiungere le risorse derivanti dalle partite aperte con il governo nazionale sugli arretrati delle accise sul carburante da riscaldamento e sull’Imis. Si tratta di 300 milioni di euro, che però non saranno riconosciuti in blocco, ma semmai su una prospettiva di lungo termine.
Il disegno di legge che contiene l’emendamento della giunta sarà in discussione in Consiglio provinciale da mercoledì prossimo — in ritardo di un giorno a causa dell’informativa sull’orso che dovrà rendere Fugatti all’Aula su richiesta delle minoranze, che doveva tenersi lo scorso giovedì ma che è slittata a martedì. Minoranze che si presenteranno agguerrite contro la variazione di bilancio, avendo già depositato emendamenti ostruzionistici. E non pochi. Le ultime stime arrivano al numero di 17 mila, ma a conti fatti gli emendamenti potrebbero arrivare a 20 mila.
Un ostruzionismo che prima ancora che sul merito è sul metodo: «Avevamo chiesto di spostare il Consiglio, ma il presidente Kaswalder e la presidente della commissione Vanessa Masé hanno fatto orecchi da mercante. Richiesta rigettata, mentre viene tollerato che la giunta prtesenti un emendamento di 300 milioni senz anemmeno un minimo di confronto. Se è così — affermano le opposizioni — tanto vale chiudere il Consiglio provinciale. Fa tutto la giunta».