Finale Volley
sabato 13 Maggio, 2023
di Redazione
Il verdetto delle Finali Scudetto 2023 è rinviato a gara-5. L’Itas non riesce a chiudere i conti nel quarto episodio della serie, e può consolarsi solo con il pensiero di giocare tra le mura amiche, mercoledì 17 maggio alle 20.30, il match che decreterà la squadra campione d’Italia. A decidere gara-4 all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche sono stati soprattutto il servizio dei padroni di casa e la capacità dei marchigiani di trasformare l’assenza di Zaytsev in extra-motivazione: spalle al muro i biancorossi hanno giocato una partita energica, avanzando a testa bassa e trovando nel talento debordante dei loro bombardieri i punti che hanno lanciato la fuga marchigiana in particolare nel primo e nel quarto set (12 ace di squadra). Troppo flebile la resistenza messa in campo da un’Itas impacciata, che ha sprecato una ghiotta occasione nel finale di secondo set e che non ha avuto le risorse tecniche e caratteriali per avere la meglio su Civitanova in un’altra maratona pallavolistica.
Il racconto di gara-4. La spettacolare coreografia del pubblico all’Eurosuole Forum dà il benvenuto a due squadre che al netto delle due pesanti assenze di Lisinac e Zaytsev non mostrano cambiamenti rispetto al terzo atto della serie. La Lube sfodera un assetto senza opposto di ruolo con Bottolo assieme a Yant e al figlio d’arte Nikolov; per Trento è confermatissimo D’Heer al centro della rete. L’avvio di match mette subito le cose in chiaro: Civitanova a recitare il ruolo della vittima sacrificale non ci sta. Bottolo e Yant firmano il primo break, Nikolov si mette in azione con il primo ace della sua partita che spinge la Lube avanti 9-3 (con Lorenzetti costretto a chiamare due timeout nel giro di pochi minuti). Il grande ex di serata Podrascanin trova un punto diretto in battuta, Yant risponde con un gran muro (12-6): il cubano pesca tre ace consecutivi, impazzisce il palazzetto marchigiano (17-9), e che sembrano chiudere anzitempo un primo set mai in discussione. Invece Kaziyski alza il livello del servizio, Potke è di nuovo invalicabile, Trento rientra furiosamente a -2 anche grazie a un paio di errori di De Cecco e Bottolo nell’ottimo turno in battuta di Dzavoronok (18-16). A quel punto un altro ace di Nikolov e un muro di Yant fanno scappare la Lube che prende il primo set (25-18). Il cubano classe 2001 è devastante in ogni fondamentale (altri due ace per il 4-2 Lube), ma stavolta l’Itas ha tutt’altra consistenza: Kaziyski tira fortissimo al servizio, Sbertoli inventa un paio di punti e Trento è avanti 9-12. L’ingresso del portoricano Garcia non cambia l’inerzia di un set che Matey vive da dominatore assoluto (13-16): Michieletto e Lavia salgono di colpi in attacco, ma un (raro) errore di Kaziyski riporta la Lube a contatto (20-22). Stavolta è Garcia a dare spettacolo dalla linea dei 9 metri (23-22): Matey annulla due set-ball, ma Podrascanin attacca out e la Lube va 2-0 (27-25). Potke si scuote con una gran palla in attacco e un muro per l’1-5 gialloblù in avvio di set, Matey è claudicante ma trova di nuovo un ace (5-8). Garcia si prende la squadra sulle spalle, ma Trento una volta raggiunta si gode uno scatenato Michieletto al servizio: due punti diretti, due errori in attacco dei padroni di casa e i gialloblù sono a +4 (11-15). Lavia e D’Heer si fanno sentire, il quarto ace della partita di Kaziyski vale il 18-23 trentino: un errore di Garcia ed è 2-1 (20-25). La Lube però approccia il quarto set con feroce determinazione: Trento si aggrappa all’esperienza di Kaziyski (8-4), ma sulla ricezione gialloblù grandinano gli ace dei padroni di casa. Yant arriva a 7 ace personali, Bottolo non sbaglia più un colpo e l’Itas è in debito di ossigeno. I verdetti sono rinviati a gara-5. Si ripartirà, di nuovo, da zero a zero. Per scrivere un’altra pagina, l’ultima, di questi equilibrati, incerti e bellissimi playoff Scudetto.