turchia
martedì 16 Maggio, 2023
di Redazione
Il Consiglio elettorale supremo turco ha dato l’ufficialità che nessuno dei candidati alle presidenziali ha raggiunto la soglia minima del 50%+1 e che quindi si terrà il ballottaggio il 28 maggio.A sfidarsi saranno il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu. Al 99% delle schede scrutinate Erdogan ha ottenuto i 49,5% delle preferenze e Kilicdaroglu il 44,89%.
Dopo 9 anni il ‘sultano’ Erdogan, leader del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), dovrà quindi attendere il secondo turno per mantenere il ruolo ricoperto dal 2014, frutto di un’ascesa al potere lunga 20 anni, da quando divenne primo ministro. L’affluenza ha toccato l’88,29%, mentre per le elezioni parlamentari, che si sono svolte in contemporanea, ha votato l’85% degli aventi diritto. L’Alleanza popolare, la coalizione che sostiene Erdogan, si è comunque assicurata la maggioranza dei seggi in parlamento.
Il presidente uscente ha ribadito di essere in «netto vantaggio» sullo sfidante ma ha ribadito che rispetterà l’esito del ballottaggio in programma il prossimo 28 maggio. Erdogan paga un calo della popolarità, già emerso nelle amministrative del 2019, quando Akp aveva perso il governo delle due città più importanti del Paese, Ankara e Istanbul appunto. Il terremoto del 6 febbraio scorso ha peggiorato la sua immagine. Nel tentativo di recuperare terreno, il presidente turco ha giocato la carta di alzare del 45% lo stipendio dei dipendenti statali a soli 5 giorni dal voto.
Fiducioso per il secondo turno anche lo sfidante. «Vinceremo assolutamente al ballottaggio, e porteremo la democrazia», ha detto Kilicdaroglu. Il ‘Ghandi turco’, con il suo temperamento mite, è riuscito a convincere le forze politiche di opposizione ad unirsi in una variegata coalizione di centrosinistra da lui capeggiata, compreso il partito filo curdo Hdp. Il terzo candidato, il nazionalista di destra Sinan Ogan, che potrebbe rappresentare l’ago della bilancia in occasione del ballottaggio ha ottenuto il 5,2% dei voti.
«Penso che la massiccia affluenza alle urne in queste elezioni sia davvero una buona notizia. È una buona notizia perché è un segno molto chiaro che il popolo turco è impegnato a esercitare i propri diritti democratici di andare a votare e che apprezza l’istituzione democratica», ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sui prossimi impegni internazionali. Il Cremlino invece sta guardando «con grande attenzione» le notizie sulle elezioni in Turchia e «rispetterà la scelta del popolo turco», ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra