mercoledì 17 Maggio, 2023
di Chiara Turrini
Cantieri, gare d’appalto, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), rinegoziazione dei contratti. A Riva del Garda, gli uffici comunali delle opere pubbliche stanno macinando ore di carte e sopralluoghi per attivare o riattivare lavori per circa 40 milioni di euro. Non ci sono però solo i cantieri curati dal Comune: la Provincia – anche tramite delega alla sua società operativa, Patrimonio del Trentino Spa – sta portando avanti (o non sta portando avanti) alcuni dei lavori più impegnativi dal punto di vista economico e delle dimensioni. Ecco quindi lo stato dell’arte per il Comune di Riva del Garda, tra punti fermi e di domanda, circa le maggiori opere sul territorio.
Le scuole
Giusto l’altro giorno è arrivata la notizia del recente esito della gara d’appalto – svolta dall’agenzia provinciale Apac per conto del Comune – per il polo scolastico 0-6 che sorgerà a Rione Due Giugno, un’opera da circa 8 milioni di euro complessivi che sarà affidata all’Associazione temporanea di imprese (Ati) formata da Mak Costruzioni srl di Lavis e Zampedri Lorenzo srl di Pergine Valsugana. Cinque milioni circa saranno coperti da fondi Pnrr, ma la firma del contratto dovrà aspettare: il Comune è in attesa del via libera definito al finanziamento, e una volta ottenuta l’autorizzazione (data per certa), si procederà alla seconda gara d’appalto europea, quella per affidare la direzione dei lavori. Il lungo iter burocratico dovrebbe concludersi a novembre con la consegna del cantiere. Da lì, partiranno i circa 430 giorni di lavori previsti, e la scuola dovrebbe essere pronta a inizio 2025.
In attesa di far partire il cantiere e quindi di trasferire i bimbi, si sta approntando la sede temporanea della Miralago. Tra un mese dovrà arrivare il prefabbricato che ospiterà alcune classi e l’ex Colonia diventerà polo scolastico ad interim a fine settembre. Riparte intanto a giugno il cantiere del polo scolastico di Rione Degasperi (sempre di un’Ati composta da Mak), e sempre in giugno inizierà il cantiere del polo scolastico di Sant’Alessandro, sempre con fondi Pnrr.
Ciclovia, in arrivo
Il primo tratto cittadino della ciclovia, da via Lavino a Largo Bensheim, dovrebbe veder partire il cantiere nel prossimo autunno. Il costo è intorno ai 2,5 milioni di euro a carico del Comune di Riva del Garda. Si stanno attendendo le ultime autorizzazioni prima di far partire la gara, aggiudicare l’opera e firmare il contratto. Invece, il primo tratto che sarà inaugurato – dopo tre anni di lavori – è quello realizzato dalla Provincia tra il lungolago D’Annunzio e il sottopasso della Ponale, la cosiddetta unità funzionale 1.1. La ditta ha terminato l’opera, ma ci vorranno almeno altri 40 giorni prima di vedere quel tratto di ciclovia aperto.
Il valzer dei parcheggi
Il problema di Riva, si sa, sono i parcheggi: col venire meno nel 2024 dei posti all’ex Cattoi (se i lavori partiranno come annunciato dalla proprietà, «appena possibile»), l’amministrazione conta di sopperire all’annosa questione con il nuovo interrato del Parco della Libertà all’ex cimitero, i cui lavori sono stati aggiudicati in aprile. La firma del contratto con Ediltione dovrebbe arrivare a giorni, e il cantiere partire tra la fine di agosto e i primi di settembre. Il valore dell’opera è di 7,3 milioni di euro totali, coperti dal Pnrr.
L’ultima novità in materia di parcheggi arriva però dal cantiere per l’ampliamento del polo congressuale in fascia lago. Al Palacongressi infatti si sta lavorando anche ai nuovi stalli (in superficie e su un piano interrato) all’ex tennis, che erano stati previsti da consegnare, almeno in parte, per il 30 giugno. Il cantiere è già in ritardo sulla consegna ma quegli 80 posti auto promessi come «antipasto» del resto rimarranno blindati: troppo complicato avere un ingresso unico per l’hotel Lido, il parcheggio ex tennis reso parzialmente disponibile e per il transito dei mezzi del cantiere che procede. Patrimonio del Trentino ha quindi deciso di rimandare la consegna al primo di ottobre, quando tutti gli stalli (circa 230) saranno ultimati. Quasi in tempo per sopperire alla chiusura dell’ex cimitero.
Patrimonio incerta
Il cantiere provinciale del Palacongressi, intanto, prova ad avanzare, anche se non ci sono notizie sullo stato dei lavori, salvo il ridimensionamento, dovuti ai costi, del progetto che inizialmente comprendeva un teatro. Quest’opera è parte rilevante del Protocollo d’intesa tra Comune e Provincia, accordo che contiene e definisce interventi e proprietà provinciali e comunali. Il primo protocollo risale al sindaco Molinari, poi rivisto dall’allora sindaco Mosaner. Infine, la sindaca Cristina Santi dovrà sottoscrivere l’aggiornamento del patto, che descrive il futuro del Palacongressi, e di altre strutture chiave per l’economia rivana e trentina. Sul fronte della Baltera, ad esempio, si gioca un’altra partita. Sia l’ampliamento del polo fieristico (aggiudicato e revocato), sia il progetto del palazzetto dello sport (aggiudicato, ma l’opera è stata messa in stand by), versano in una situazione di stallo. Il protocollo era stato presentato in consiglio comunale a gennaio, ma senza cifre economiche definite. E non poteva che essere vago, visti i grandi interrogativi che pendono su queste ultime opere, per le quali si attende una decisione politica.
opere
di Redazione
Pronti a partire i lavori a fianco delle gallerie delle Limniadi e a quello dei Titani. Il presidente Fugatti: «Massimo impegno sulla sicurezza. Accolte le modifiche progettuali per migliorare la compatibilità con il paesaggio»