pallavolo
venerdì 19 Maggio, 2023
di Redazione
Riconoscenza, stima, immensa gratitudine. Nei confronti del presidente Bruno Da Re e di tutta la Trentino Volley, che ha regalato emozioni straordinarie alla città insieme all’orgoglio di essere la capitale della pallavolo. E poi nei confronti di Angelo Lorenzetti, allenatore-maestro, e dei capitani Matey Kaziyski e Silvia Fondriest. Le targhe consegnate oggi dal sindaco Franco Ianeselli e dall’assessore allo Sport Salvatore Panetta nella sala di rappresentanza di palazzo Geremia hanno cercato di esprimere il senso di un’annata straordinaria, che ha visto la Trentino Volley laurearsi campione d’Italia per la quinta volta in 23 anni e la squadra femminile conquistare la promozione in A1. Ad accogliere le squadre, è stato il sindaco Franco Ianeselli: «Grazie grazie grazie perché avete fatto una cosa meravigliosa per la città. Questa è la vostra casa perché qui tutto è cominciato con i fratelli Dalfovo e con il sindaco Pacher. Qui, tra i busti di questa sala di rappresentanza, potremmo mettere anche la statua di Kaziyski», ha scherzato il primo cittadino, che poi si è soffermato sulle parole che, forse in modo inaspettato, l’allenatore Lorenzetti, proprio nel momento della vittoria, ha dedicato al valore della sconfitta, da accogliere con amore, mai con rabbia.
In una cerimonia intensa, durante la quale non è mancata la commozione, a spiccare sono state proprio le frasi ispirate del coach, quasi un inno ai valori dello sport e insieme all’amore per Trento: «Oggi sono felicissimo di essere qua. Sapete, sono entrato in questo palazzo ‘bambino’, sette anni fa. È arrivata poi questa vittoria bellissima, siamo diventati adulti, siamo tornati a casa, che è il posto dove si cerca la pace prima del saluto. Questa è davvero la mia giornata speciale. Ho amato Trento tantissimo e sono grato a questi ragazzi che mi hanno consentito di fare questo regalo alla città. Mi sono sentito amato da Trento, dalla gente semplice, dalla mamma e dal papà che portavano i figli a vedere le partite. Semplice significa forte, piegato una sola vola. E si piegano una sola volta le cose che non si vogliono rovinare, il biglietto della nostra amata che tiriamo fuori quando abbiamo bisogno di coccole. Trento con me è stata proprio coccola. A questa Trento semplice consegno una squadra semplice, guidata da un capitano gentile. E la gentilezza nella pallavolo dei grandi non è sempre scontata. Lascio una squadra semplice composta da campioni del mondo, d’Europa, d’Italia. Spero che Trento possa a continuare ad amarla senza il confronto, che a volte io ho subito, perché il confronto non è altro che violenza».
Non meno calde le parole del presidente Bruno Da Re: «Ringrazio per questo invito, perché questa è davvero casa nostra. Tutti gli eventi grandi e piccoli della società sono stati celebrati qui. La città di Trento l’abbiamo portata nei nostri cuori e sulle maglie in giro per il mondo». Felice della vittoria anche l’assessore allo Sport Salvatore Panetta, che ha ringraziato così la squadra: «Avete meritato e non solo perché siete campioni in campo, ma anche per il vostro comportamento, per la vostra umiltà, di cui è maestro l’allenatore Lorenzetti».