Le reazioni

lunedì 29 Maggio, 2023

Proiettile indirizzato al governatore, la solidarietà delle istituzioni: «Codardi. Atto intimidatorio grave»

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A condannare l'episodio anche i sindacati, i sindaci Ianeselli e Valduga, il ministro Calderoli, il presidente della Federazione della Cooperazione Roberto Simoni e il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana

Consiglio provinciale e consiglio regionale. In due note, i rappresentanti delle istituzioni fanno avere al governatore Maurizio Fugatti sostegno e vicinanza. «Solidarietà e sostegno al presidente della Provincia Autonoma, Maurizio Fugatti». Lo esprime il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, a fronte dell’ennesima intimidazione, giunta come già nel recente passato sotto forma di proiettile, affidato a una busta e agli uffici postali. La condanna è totale per espressioni come questa – purtroppo tutt’altro che infrequenti – di una cultura politica basata sulla violenza, sull’intolleranza e sull’inconsistenza delle idee e della capacità di proposta.

A stretto giro le parole del vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher: «Il proiettile indirizzato al presidente della Provincia è un atto grave ed intimidatorio, un gesto ignobile sulla falsariga della manifestazione degli animalisti sotto casa di Fugatti nella sua Avio. Non ci pare difficile ipotizzare che si tratti di una nuova espressione di odio di una certa area. Ci auguriamo – osserva Paccher – che almeno questa volta si associno ad una ferma condanna anche tutte le forze di minoranza».

«Qualche codardo – fanno eco la deputata e la senatrice della Lega Vanessa Cattoi e Elena Testor – ha pensato bene di recapitare un proiettile al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti per tentare di intimidirlo per l’ottimo lavoro che sta portando avanti nella gestione del territorio. A Maurizio va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Conoscendolo bene, siamo certi che non sarà questo ennesimo gesto intimidatorio e violento a fermare il suo lavoro che continua a fare molto bene per i propri concittadini».

«Esprimo una doppia solidarietà e vicinanza, una istituzionale da ministro verso il presidente della provincia autonoma di Trento, e una da leghista e da amico a Maurizio Fugatti, per la seconda minaccia di morte ricevuta da settembre. Ricevere una busta con un proiettile, e lo dico per esperienza diretta avendone ricevute diverse, è una minaccia vigliacca e velenosa, che inquieta e preoccupa, una minaccia che deve inquietare e preoccupare tutti quelli che credono nella democrazia e non nella violenza o nella minaccia. Detto questo sono certo che Fugatti andrà a avanti a lavorare, senza paura, per il suo territorio e per i suoi cittadini». A dirlo anche Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.

Corale la solidarietà anche dai confederali. I segretari Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) in una nota corale esprimono la loro vicinanza: «Apprendiamo con sconcerto la notizia delle minacce indirizzate al presidente Maurizio Fugatti, con una busta contenente anche un proiettile. Si tratta di un fatto grave e sconsiderato che condanniamo con fermezza. Le divergenze di opinione e di visione fanno parte del confronto politico e sociale, le regole della democrazia impongono, però, che esse siano espresse e manifestate in piena libertà, ma sempre dentro argini di rispetto e civiltà. Invocare la violenza è un atto molto pericoloso, che non trova mai alcun tipo di giustificazione, anche nei momenti in cui il confronto è più aspro. Al contrario esaspera le differenza, alimentando lo scontro. Esprimiamo dunque la solidarietà e la vicinanza di Cgil Cisl Uil del Trentino al presidente della Provincia, augurandoci che atti di tal tipo non si ripetano. Auspichiamo inoltre che i responsabili vengano individuati e assicurati alla giustizia».

A nome della federazione Trentina della Cooperazione, anche Roberto Simoni ha voluto esplicitare la sua vicinanza: «Grave e preoccupante l’episodio nuovamente ripetuto dell’invio di una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti. Tali espressioni estremistiche prefigurano scenari che nulla hanno a che fare con l’espressione di un pensiero libero e democratico che dovrebbe caratterizzare la convivenza civile prima ancora che il dibattito politico di una comunità. Quando il confronto pubblico trascende nella minaccia ai rappresentanti delle istituzioni – per di più reiterata – fino a prefigurare un rischio alla loro stessa incolumità personale, è la tenuta sociale delle nostre comunità ad essere messa a rischio. Per questo motivo occorre che tutte le componenti democratiche della società si adoperino per proteggere le istituzioni da attacchi che tendono ad indebolirle. Al presidente Fugatti – conclude Roberto Simoni – va tutta la solidarietà e vicinanza della Cooperazione trentina, auspicando un pronto ripristino delle condizioni di normalità e serenità che devono caratterizzare sempre il dialogo tra gli amministratori pubblici e i cittadini».

Anche il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana esprime la ferma condanna degli Industriali trentini per l’ennesima intimidazione indirizzata al presidente della Provincia autonomia di Trento Maurizio Fugatti. «È vergognoso – ha dichiarato Manzana – che vi sia ancora oggi chi è in grado di manifestare il proprio dissenso solo con violenta ferocia. Le minacce di morte a un uomo e a un rappresentante delle istituzioni, e con lui alla sua famiglia e ai suoi bambini, riportano alla memoria tempi bui che speravamo di avere alle spalle».

Piena solidarietà al presidente della Provincia Maurizio Fugatti da parte del sindaco Franco Ianeselli: «Sono vicino al presidente a cui esprimo la mia personale solidarietà e quella di tutta la Giunta comunale – dichiara il primo cittadino – Le minacce a Fugatti sono un’azione grave, un attacco non solo alla sua persona ma anche alle nostre istituzioni. Perché chi evoca la violenza ci fa tornare indietro a periodi bui della nostra storia e si mette sempre e comunque dalla parte del torto. Va dunque condannato in modo fermo e unanime».

Ferma anche la condanna del sindaco di Rovereto nonché candidato presidente del centrosinistra, Francesco Valduga: «La violenza verbale o fisica, ogni forma di minaccia, vanno sempre condannate. Di fronte a questo episodio gravissimo, desidero esprimere la mia solidarietà a Maurizio Fugatti per un gesto ancora più inaccettabile perché coinvolge gli affetti più cari”. Così il Sindaco Francesco Valduga, alla notizia della lettera minatoria recapitata al Presidente della Provincia».

Nell’elenco delle testimonianza di solidarietà, pure la voce del Partito Democratico del Trentino che attraverso la voce della presidente Arianna Miorandi e del segretario Alessandro dal Ri esprime la sua vicinanza al Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, «per l’atto vile e intimidatorio subito oggi. Condanniamo categoricamente ogni forma di violenza e minaccia, in quanto tali azioni costituiscono una palese attacco alla democrazia stessa. L’intimidazione non deve trovare alcuno spazio nella vita politica, per quanto aspro possa essere il confronto e per quanto lontane possano essere le posizioni. Nessuno dovrebbe sentirsi minacciato o messo a rischio per le proprie idee o per il ruolo istituzionale che ricopre. È responsabilità di tutti noi, come cittadini e come partiti politici, promuovere un clima di rispetto, dialogo e coesione sociale».

Il Partito Democratico del Trentino «chiede alle autorità competenti il massimo impegno affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questo gesto. Ricordiamo, inoltre, a tutti che la democrazia è fondata sulla libertà di espressione e sul confronto civile, e invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente al dibattito politico, promuovendo l’inclusione, il rispetto reciproco e la salvaguardia dei valori democratici».