L'inchiesta
mercoledì 7 Giugno, 2023
di Redazione
Le indagini proseguono e gli elementi raccolti dagli inquirenti portano alla ricomposizione di un quadro sempre più vicino alla premeditazione. C’è il forte sospetto negli investigatori che Alessandro Impagnatiello abbia «premeditato» l’omicidio di Giulia Tramontano addirittura un paio di settimane prima, quando ha cercato su internet gli effetti che fa il veleno per topi sugli esseri umani. Ed in casa ieri è stata sequestrata proprio una confezione di veleno per topi.
Forse il barman trentenne non voleva, in principio, uccidere Giulia a coltellate. Avrebbe anche fatto ricerche sul web per capire quali effetti quel veleno può avere sull’organismo umano. Solo ipotesi al momento, ma sarebbe questa una nuova pista importante a cui stanno lavorando gli investigatori, che indicherebbe senza molte sfumature la premeditazione (che per ora non è stata contestata al barman). Il sospetto è che potrebbero emergere altre bugie del 30enne nei prossimi giorni. Dopodomani l’autopsia sul cadavere della ragazza.
Quella di ieri è stata una giornata di sequestri e rilievi, terminati a tarda sera attorno alle 22. Dopo l’abitazione, esaminata per oltre 7 ore, i militari in serata hanno effettuato accertamenti nel garage e nella cantina al piano interrato, in cui il barman 30enne ha confessato di aver nascosto il corpo di Giulia, prima di gettarlo in un’intercapedine dietro a dei box a qualche centinaio di metri di distanza, in via Monte Rosa. Gli accertamenti – a quanto si apprende – hanno dato esito positivo: sono state repertate diverse tracce ematiche, il ceppo di coltelli indicato da Impagnatiello e una pellicola trasparente, compatibile con quella utilizzata, tra l’altro, per avvolgere il cadavere.
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