La questione

lunedì 19 Giugno, 2023

Tomazzoni: «Traffico, tangenziale l’unica soluzione»

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L’ex assessore all’Urbanistica sulla situazione di via del Garda
Via dell’Industria, la strada che si immette sulla rotatoria della Matalsistem, dove arriva anche via del Garda, bloccata dal traffico ieri mattina

«Soluzioni? In città non ce ne sono, l’unica è una tangenziale esterna che liberi Rovereto dal traffico». Una soluzione, assicura l’ex assessore all’Urbanistica Maurizio Tomazzoni, «che è già sulla carta dal 2009 e che all’epoca era stata ben accolta sia dai sindaci della Destra Adige che dai contadini» (i cui terreni verrebbero espropriati). Il tema è quello di via del Garda (e non solo), dove ogni giorno transitano ventimila veicoli (Il T di sabato 17 giugno ndr), di cui quasi il 10 per cento di mezzi pesanti. Tra i documenti elaborati in vista del trasloco dell’Eurobrico dal Millennium all’ex Siric c’è un’analisi del traffico in quell’area con alcuni scenari per migliorarla: uno ipotizza di trasformare via del Garda in una strada urbana, a 30 chilometri all’ora, con rallentatori che costringano gli automobilisti a moderare la velocità. «È un’ipotesi già vagliata – replica dubbioso Tomazzoni –. Nel 2009 (quando Tomazzoni era assessore, ndr) fu fatto uno studio per costruire un controviale su via del Garda con l’obiettivo di avere da un lato una carreggiata di tipo statale e dall’altra, sul lato di fronte al Millennium, un viale con parcheggi per chi intendeva fermarsi, nonché una ciclabile protetta da una fila di alberi». Oggi quell’ipotesi non è però più percorribile. «La perequazione con gli edifici commerciali di fronte al Millennium era possibile allora: oggi che molte aziende sono passate da produttive a commerciali l’accordo non funzionerebbe». Peraltro, prosegue l’ex assessore, nella realtà la statale 240 (via del Garda) è già una strada urbana: una statale solo sulla carta. «Ha rotonde, attraversamenti pedonali, fermate dell’autobus, vi transitano pure le biciclette: tutto tranne che una statale. Ed è normale che sia così perché una statale in mezzo alla città non avrebbe senso. L’unica vera statale è la bretella Ai Fiori, evidentemente un’anomalia in quel contesto».
Che fare dunque per liberare la zona commerciale dal traffico che, a cascata, si riversa poi su via dell’Abetone e piazzale Orsi? «Non possiamo più pensare di avere il traffico locale e a lunga percorrenza (per giunta fatto spesso di mezzi pesanti) sulla stessa strada. Su piazzale Orsi non funziona niente perché sta sopportando tutte le tipologie possibili di traffico. L’unica soluzione è la tangenziale in Destra Adige. Nessuno vuole parlarne e si dice come scusa che sposterebbe solo una piccola percentuale di traffico ma è una falsità e infatti non ho mai sentito un esperto dire una cosa del genere, ma solo gente che parla di pancia. I dati ci sono, risalgono ancora all’epoca Miorandi e dicono che la tagenziale toglierebbe più della metà delle macchine dalla statale di Rovereto. Sarebbe la prosecuzione naturale di quello che Villa Lagarina ha già fatto tanti anni fa».