cronaca

mercoledì 21 Giugno, 2023

Domenica 25 giugno a Cavalese «La festa dei cosacchi» per supportare la città di Kherson

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Con il ricavato l'associazione ucraina del Trentino acquisterà un autobus da trasformare in ospedale mobile per l'Ucraina

Domenica 25 giugno l’associazione culturale ucraina «Aiutiamoli a vivere in Trentino» invita tutti quanti alla Festa dei cosacchi, che si terrà nell’area este campestri dei Masi di Cavalese. L’idea di organizzare questa festa nasce principalmente per due scopi. «Da un lato – spiega la presidente Angela Kotyk – vogliamo mostrare alla comunità italiana i nostri usi e costumi e condividere con loro le nostre tradizioni. Dal altro, con il ricavato della festa abbiamo programmato di acquistare un autobus che diventerà un ospedale mobile e che invieremo nella città di Kherson, martoriata dalla guerra.

L’iniziativa è stata appoggiata dal comune di Cavalese, che assieme al Gruppo Alpini di Cavalese e alla Unione Sportiva Dilettantistica Cermis collaboreranno all’organizzazione dell’evento.

La festa dei cosacchi aprirà alle 10.30 con una sfilata di tre cosacchi a cavallo che reggeranno sia la bandiera dell’Italia che quella dell’Ucraina. Uno di loro, invece, avrà in mano una mazza, la stessa che nel 2019 innalzò il neoeletto presidente Volodymyr Zelensky durante la sua cerimonia di inaugurazione presso il parlamento ucraino. «La mazza, in ucraino ‘Bulava’, simboleggia il potere e ogni nuovo presidente la regge durante il giuramento» spiega Kotyk. La giornata proseguirà all’insegna dello sport con partite di calcio tra squadre di cosacchi e con uno spazio dedicato all’equitazione. Alle 12 tutti a tavola per assaporare i piatti tipici ucraini tra uno stand di souvenir e una prova abito tradizionale, con la possibilità di scattare qualche foto mentre si indossa la ‘vyshyvanka’ da tenere come ricordo di una giornata interculturale che avvicina due comunità. «Con questa festa – conclude la presidente- vogliamo anche ringraziare tutti gli italiani che hanno mostrato solidarietà, specialmente in questo periodo buio che ha distrutto il nostro Paese e il nostro popolo».