Il caso
giovedì 22 Giugno, 2023
«Le somme che dovrà versare la Regione per l’attualizzazione dei vitalizi agli ex consiglieri che si apprestano a compiere sessant’anni, sono cifre fuori dalla realtà che offendono profondamente tutti i lavoratori e i pensionati. Il provvedimento varato dal Consiglio regionale limita, ma non elimina il problema che sicuramente ha aspetti giuridici molto complessi. Per questa ragione riteniamo che nel rispetto di tutti i cittadini sia opportuno che questi consiglieri e consigliere rinuncino o restituiscano alle casse pubbliche gli assegni stratosferici, anche perché tutti loro maturano anche il diritto al vitalizio, per un totale di circa 5mila euro al mese, somma più che sufficiente a ricompensarli per l’impegno speso per la collettività».
Lo dicono i segretari trentini di Cgil, Andrea Grosselli, di Cisl, Michele Bezzi, e della Uil, Walter Alotti. I sindacati confederali «hanno sempre sostenuto convintamente la necessità che chi si dedica alla politica e assume incarichi pubblici debba essere adeguatamente retribuito, perché solo così il percorso politico è aperto a tutti e si svolge in totale autonomia. Nel termine adeguatamente, però, è implicito un senso di misura ed equità che in questo caso è stato chiaramente superato».
l'incontro formativo
di Redazione
Il 20 novembre alla Fondazione Mach l'evento di approfondimento riservato ai datori di lavoro i cui dipendenti potrebbero essere esposti al rischio di incontrare, durante il proprio lavoro, un orso o un lupo