Il lutto

domenica 25 Giugno, 2023

Addio a Luca Cotellessa: è stato il mister della pallamano Mori

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Stroncato da un infarto improvviso. Aveva 58 anni, lascia du figli di 7 e 5 anni

Un infarto nella notte tra venerdì e sabato si è portato via Luca Cotellessa, 58 anni, padre di due figli di sette e cinque anni, nonché noto allenatore di pallamano. E proprio dal mondo dello sport lagarino arrivano in queste ore decine di messaggi di cordoglio. «Con affetto ci stringiamo alla famiglia di Luca – fa sapere la società sportiva dilettantistica Handball Mori –. Grazie per tutto quello che ci hai donato, ci mancherai». «Non sei stato solo un allenatore – ricorda Daniele Battistoni, uno degli atleti di Cotellessa –, un mentore e la persona che mi ha fatto diventare a mia volta un allenatore, ma sei stato un amico. Mi hai fatto crescere e mi hai aperto gli occhi su tanti aspetti della vita. Ciao coach». Del Pallamano Mori, società nata dalle ceneri della gloriosa Rovereto, Cotellessa era stato allenatore, regalando alla squadra una doppia promozione nelle stagioni 2009/2010 e 2011/2012 dalla Serie B alla Serie A1 Elite.
A piangerlo è anche il mondo sportivo di Teramo, dove Cotellessa era cresciuto e dove ancora vivono la mamma Lina, il fratello Fabio e la sorella Piera: «Teramo sportiva lo piange assieme ai tanti teramani, compagni di scuola, amici, conoscenti, che di Luca hanno potuto apprezzare la pacatezza, la disponibilità, il sorriso: quando sentiva parlare della sua città, dove spesso tornava, i suoi occhi si illuminavano perdendosi dietro ai mille ricordi».
Da anni il cinquantottenne, che lavorava come assistente amministrativo all’archivio notarile di Trento, si era trasferito a Villa Lagarina dove risiedeva con la moglie Cecilia e i figli. È stata lei a darne l’annuncio: «Il nostro viaggio insieme è finito. Vola alto ma non troppo lontano».
I funerali del cinquantottenne saranno celebrati domani alle 17 nella chiesa arcipretale di Villa Lagarina. Il rosario sarà recitato prima del rito funebre. La camera ardente è allestita presso il cimitero di Santa Lucia di Nogaredo. La famiglia ha chiesto «non fiori, ma opere di bene».