Il caso
sabato 1 Luglio, 2023
di Redazione
L’episodio risale all’inaugurazione dell’estate al Maxxi, il museo del XXI secolo di Roma, il 21 giugno scorso. Il sottosegretario Vittorio Sgarbi è sul palco con il neo presidente, Alessandro Giuli, e con Morgan. La serata doveva essere un faccia a faccia tra Morgan e Sgarbi sui rispettivi gusti e passioni, un confronto aperto tra parole e note suonate al pianoforte. Ma poi, stuzzicato dalle domande del cantautore («Hai letto più libri o fatto l’amore con più donne? Qual è il tuo record?»), il sottosegretario ha cominciato a parlare — tra l’altro — della sua vita sessuale e del numero di donne conquistate: «Gli osservatori dell’Osce, nel momento in cui ero attivo, valutavano anche 9 al mese. Berlusconi mi rivelò di averne avute meno di 100, una tragedia. Sembra che il campione del mondo sia un altro statista insigne che non ha avuto inchieste, Fidel Castro: 35mila. Viva il comunismo»..
Ma non sarebbe finita qui. Sgarbi riceve una telefonata mentre è sul palco: risponde alla chiamata e copre di insulti il suo interlocutore: «Ma chi c… sei, cogl…, testa di c…. Ma chi sei? Chi ca… sei? Non sei nessuno, testa di c…». E ancora: «Abbiamo invitato Houellebecq, aveva malattie. E mi ha detto: “Ci sono momenti della vita in cui abbiamo un solo organo: il ca…. E il ca… è un organo di conoscenza, di penetrazione, serve a capire. Dopo i 60 anni scopri altri organi, il colon, il pancreas, la prostata”. Anche io non sapevo cosa ca… fosse la prostata. A 67 anni improvvisamente la scopri, e devi fare i conti con questa tro…, put… di mer… Il ca… se ne va, e arriva la prostata».
La lettera dei dipendenti
Al termine della serata, alcuni dipendenti del Maxxi — che ha un personale in prevalenza femminile — hanno scritto al presidente Giuli una lettera riservata per chiedergli di tutelare la dignità del museo delle arti del XXI secolo. A quanto si apprende, Giuli li avrebbe incontrati per discutere della loro protesta.